Gennaio:
Il mese di gennaio è per antonomasia il
mese dei presepi viventi e dei fuochi legati alle festività religiose:
Bonefro:
Presepe vivente: Durante il periodo natalizio viene
organizzato il tipico presepe vivente con il coinvolgimento della cittadinanza
nell’allestimento di molte scene di vita tradizionale all’interno di “botteghe”
nel centro storico del paese.
Durante
rappresentazione è possibile degustare le "zeppole” e “a pizze” ossia le
pietanze tipiche di Bonefro.
Organizzazione:
Chiesa e Associazioni.
Casacalenda:
Sant’Antonio Abate: In tale contesto si collocano i fuochi
propiziatori e purificatori permeati di profonda religiosità popolare, accesi
in molti paesi molisani a Natale o il giorno di Sant’Antonio Abate. A
Casacalenda nei vari quartieri del Paese vengono allestiti fuochi propiziatori
in onore di S.Antonio, durante i quali si possono degustare zuppe di granturco
e fave cotte in pentoloni di rame.
Organizzazione:
Chiesa.
Cercepiccola:
La pezzotta: Il gioco della "Pezzotta" ha
inizio con la divisione dei partecipanti in due squadre ciascuna delle quali fa
rotolare una forma di formaggio pecorino, legata ad uno spago definito
“zagaglia”, lungo un percorso prestabilito. Vince la squadra che riesce ad
arrivare per prima al traguardo detto “scasso”.
Organizzazione:
Associazioni.
Mafalda:
Presepe vivente: Il presepe vivente viene inscenato tra
le strade del Paese e numerose sono le comparse che vi partecipano.
Organizzazione:
Pro Loco con il patrocinio del Comune.
Acquaviva
D’Isernia: Focata d’inverno: La sera del 21
gennaio,vigilia della festa di S.Anastasio si accende un grande falò, “La
focata” come viene definita. Una tradizione sentita che regge al trascorrere
del tempo, attorno al falò s’intrecciano i racconti delle generazioni accompagnati
da vino e prodotti locali.
Organizzazione:
Comune.
Febbraio:
Le feste di carnevale sono tipiche di
questo mese che un po’ dovunque con le loro simbologie e piatti tipici
caratterizzano i borghi molisani.
Campolieto:
I Dodici mesi dell’anno: La "mascherata" che si
svolge durante il periodo di carnevale, consiste nella personificazione dei
mesi dell'anno. I canti che vengono
eseguiti sono composti da versi non solo in lingua dialettale ma anche in
lingua italiana.
I
personaggi cantano con l'aiuto del suono della fisarmonica e si esibiscono in
piazza o davanti alle abitazioni. Al termine dell'esibizione il padrone offre
leccornie e buon vino, alla mascherata partecipano giovani e anziani con
addosso gli abiti previsti nel manoscritto originale ad esempio gennaio si
presenta tutto incappucciato con in mano un bastone.
Organizzazione:
Associazioni locali.
Casalciprano:
La ruzzola: La “Ruzzola” è un gioco a squadre che viene
organizzato ogni anno e a cui partecipano tutti i cittadini. Il gioco consiste
nel dividere i partecipanti in squadre da almeno cinque persone, queste devono
riuscire a far rotolare lungo un circuito prestabilito un grosso pezzo di legno
di forma concentrica il cui diametro misura tra i 15 e i 30 centimetri. La
squadra che per prima raggiunge il traguardo ha la vittoria.
Organizzazione:
Associazioni.
Cercepiccola:
I mesi: Questa manifestazione fu introdotta alla fine del
XIX secolo e i versi e le canzoni furono tramandate oralmente di generazione in
generazione.
La
rappresentazione è una forma di drammatizzazione popolare a cui partecipano
tutti gli abitanti in costume in groppa ad asini e cavalli decorati con coperte
e fiocchi colorati.
I
personaggi sono circa 32 di sesso maschile: due pulcinella, due straccioni, un
presentatore, un direttore d’orchestra, un numero variabile di orchestrari che
solitamente raggiunge un massimo di otto, un nonno, un padre, i dodici
personaggi che personificano i mesi e le quattro stagioni. I costumi variano
tra i vari personaggi, ognuno dei quali raffigura la vita ciclica della natura
vista dal contadino. Alcuni mesi indossano un corpetto molto particolare tutto
ricoperto d’oro tale da raggiungere un peso di due chilogrammi.
La
rappresentazione si svolge in quattro luoghi diversi e ha inizio in mattinata
con il raduno dei personaggi e la successiva sfilata per le strade del centro
storico.
Durante
il corteo gli abitanti del paese sono soliti offrire bevande e frittelle non
solo agli attori ma anche agli spettatori, la sfilata si conclude in tarda
serata con balli e canti popolari.
Organizzazione:
Associazioni locali.
Bagnoli
del Trigno: Il carnevale dei mesi: Questa è una
manifestazione che si svolge in diversi paesi molisani durante la quale vengono
presentati allegoricamente i mesi dell'anno da personaggi che giungono a
cavallo accompagnati da uno scudiero e da presentazioni con testi tradizionali.
Tra
i personaggi ricordiamo il nonno che simboleggia il secolo, segue il padre che
personifica le stagioni ma anche gli straccioni ovvero i venditori di stracci e
i due pulcinella,
questi
insieme ai banditori annunciano la manifestazione in diversi punti del paese.
Organizzazione:
Associazioni locali.
Pietracupa:
Carnevale: Pietracupa saluta il "carnevale" con una
singolare manifestazione.
Viene
eseguito un finto processo e una finta esecuzione al carnevale, rappresentato
da un fantoccio che viene portato per le strade del paese da baldanzosi
diavoli, mentre al seguito i genitori ne piangono la sorte. I diavoli sono
vestiti con sacchi di iuta e canapacci e recano tra le mani delle forche. Dopo
il corteo, il fantoccio viene fissato dai diavoli ad un lungo filo metallico
che collega la parte alta del paese a quella bassa, per essere gettato tra le
fiamme sotto gli occhi dei genitori.
Organizzazione:
Associazioni locali.
Rocchetta
a Volturno: L’Uomo Cervo: E’ un pantomima che si celebra l’ultima
domenica di carnevale e recita una singolare tradizione ancestrale, frammista
di cultura appenninica e riti pagani. Un uomo cervo vestito con pelliccia che
viene ferito dal cacciatore, che libera la comunità e tutela il bene
collettivo.
Organizzazione:
Associazioni locali.
Tufara:
La Maschera del Diavolo: E’ una rappresentazione inscenata
per le strade del paese l’ultimo giorno di Carnevale, riconducibile ai riti
propiziatori per l’arrivo della primavera.
Organizzazione:
Associazioni locali.
Colletorto:
Carri allegorici: Nel primo pomeriggio dell’ultima
domenica di carnevale e del martedì grasso, i carri allegorici si radunano nel
largo angioino per poi iniziare la sfilata, e percorrere le strade più comode
del paese, accompagnati da canti e balli dei partecipanti. La sfilata dei carri
vede molti cittadini, giovani e non, impegnati nella costruzione di congegni e
figure di carta pesta e nella realizzazione di costumi legati a temi e
personaggi della tradizione e dell’attualità.
Organizzazione:
privata.
Santa
Croce di Magliano: Carri allegorici: La domenica e il
martedì grasso di carnevale, per le strade del paese, sfilano i carri
allegorici, accompagnati da carri e balli. Nei gironi precedenti, gran parte
della cittadinanza,è impegnata nella costruzione di congegni e figure di carta
pesta e, nella realizzazione di costumi legati a temi e personaggi della
tradizione e dell’attualità.
Organizzazione:
privati con il patrocinio della Pro Loco Quattro Torri e dell’Associazione
Stranaeco.
Toro:
La maschera del diavolo: In occasione della festa di
Carnevale a Toro viene organizzata la tradizionale "maschera del
diavolo" ossia un dramma carnevalesco tratto dal folklore molisano e
adattato alla realtà del paese di Toro.
La
rappresentazione ha inizio con l’apparizione del "diavolo" nel paese
che va alla ricerca di operai da impiegare nei vigneti. Il diavolo viene
accolto dalla popolazione con allegria dato che non ha paura di lui, uno dopo
l’altro, i professionisti, dal barbiere fino all’imbianchino, sfilano davanti
al demonio. Questi confessano i loro peccati e il diavolo dà loro la sentenza;
la maggior parte è destinata all’inferno eccetto il contadino.
Il
demonio però non può portare all’inferno la lunga schiera di persone perché
sono protette da San Mercurio per cui è costretto a prostrarsi davanti al Santo
e ritornare negli inferi da solo, mentre la popolazione lo schernisce.
Organizzazione:Privata.
Marzo:
La festa più sentita in Molise con
l’arrivo della primavera è quella di San Giuseppe, che con processioni e piatti
tipici, caratterizza diversi borghi:
Casacalenda:
Tavolata di San Giuseppe:
In onore del Santo si imbandiscono le tradizionali 13 tavole, ovvero 13
pietanze a base di cibi magri, distribuiti gratuitamente ai visitatori.
In
questa occasione vengono cantate le litanie di San Giuseppe.
Organizzazione:
Associazioni.
Ferrazzano:
La Pignata: La rottura della "pignata" è
una tradizione popolare che consiste nel riempire un coccio di terracotta con
caramelle e dolciumi vari. Così composto il coccio viene imballato e posto al
centro di una stanza, la persona bendata deve riuscire a rompere la
"pignata" con un bastone.
Organizzazione:
Associazioni.
Gamabatesa:
Tavola di San Giuseppe: Anche a Gambatesa nelle case molte
famiglie, imbandiscono un pranzo con 13 portate, tutte canonizzate dalla
tradizione. Questa speciale forma di accoglienza simboleggia “il convito” a
pranzo della Sacra Famiglia, degli angeli, dei 13 Apostoli e dei Santi, dopo
una lunga preghiera, a San Giuseppe, nella sala da pranzo, la padrona di casa,
serve le pietanze, alla fine del pranzo si ripetono le preghiere.
Organizzazione:
privata.
Santa
Croce di Magliano: U’ Marauasce: In occasione della
festa in onore di San Giuseppe viene acceso un falò intorno al quale si
riuniscono gli abitanti del paese.
Gli
organizzatori della festa mettono a disposizione, dei partecipanti, prodotti
gastronomici e bevande, il fuoco ha un doppio significato simbolico, da un lato
rappresenta tutto ciò che è angoscia per la popolazione e dall’altro è sinonimo
di rigenerazione. Secondo la leggenda, i "marauasce" si riferiscono a
Sant’Antonio Abate che irato con Dio, che non volle accordargli la grazia,
scendendo negli inferi afferrò un tizzone ardente e arse il mare.
L'usanza
di offrire del cibo ai presenti ricorda il gesto delle popolazioni nomadi, che
alla vista di San Giuseppe con la sua famiglia offrirono loro ospitalità.
Organizzazione:
Associazioni.
Aprile:
Ad aprile, o comunque in concomitanza
con il periodo della Santa Pasqua sono presenti processioni religiose, così
come si da inizio alle carresi nel bassso molise:
Campobasso:
Processione del venerdì santo: Il giorno del Venerdì
Santo la popolazione invade le strade della città per prendere parte
o,semplicemente per assistere, alla suggestiva processione che parte dalla
Chiesa di S. Maria della Croce e percorre le principali vie della città. Un
lungo corteo precede la statua del Cristo Morto seguita da quello della Madonna
Addolorata; il corteo continua con il coro che è formato da più di 700 persone
che intonano il celebre canto “Teco Vorrei”.
Organizzazione:
Associazione centro storico di Campobasso e Chiesa.
Fornelli:
La Tuzza: Nei giorni che precedono la Santa Pasqua viene
organizzata una tradizionale gara denominata “ tuzza”. I concorrenti che
partecipano a questo gioco popolare hanno ciascuno un uovo; lo scopo è cercare
di rompere le uova degli avversari per poterli eliminare.
Organizzazione:
Associazioni locali.
Salcito:
Festa dell’Incoronata: In occasione della festa
dell’Incoronata oltre alla Santa Messa e alla processione per le strade del
paese viene allestita una fiera di merci e bestiame.
Organizzazione:
Associazioni locali.
San
Martino in Pensilis: La carrese: Si tratta di una gara
di carri trainati dai buoi, lungo le vie del paese. Si aggiudica la vittoria il
carro che per primo entra nella Porta San Martino,
i
vincitori hanno l’onere di portare in processione il sacerdote e il busto
d’argento con le ossa di S. Leo e il Palio, ovvero il drappo della vittoria.
Organizzazione:Pro
Loco.
Maggio:
Il mese mariano, presenta eventi in
onore della Madonna e manifestazioni enogastronomiche:
Acquaviva
Collecroce: Festa dei Maja: Questa festa trae le sue origini
dalle tradizioni delle popolazioni croate migrate nell'Italia meridionale, la manifestazione
è finalizzata alla propiziazione di un buon raccolto oltre che al ricordo della
fraternità tra la gente, il Mája è un grosso telaio conico con due bracci ed
una testa, decorato con erbe, fiori e primizie.
Questo
viene portato per strade del paese da un uomo che infila nella parte interna
(vuota) del cono. Durante la sfilata il Maja viene accompagnato dal suono
dell'organetto e dal canto di uno o due cantori ed un coro, il corteo che si
snoda per il paese viene di tanto in tanto fermato da alcune famiglie che per
la propiziazione delle messi offrono vino, pizze, salumi e formaggi.
Organizzazione:
Associazioni.
Fossalto:
La pagliara Maje Maje: La festa della primavera viene
celebrata con un rito antichissimo denominato "pagliara",
caratterizzato dalla personificazione del mese di maggio con un cono realizzato
con rami e ricoperto di erba e di fiori. Alla sommità del cono viene posta una
croce di fiori. La veste viene indossata da un uomo e copre tutto il corpo
tranne il viso. La pagliara accompagnata dal suono delle zampogne gira per il
paese annunciando l’arrivo della primavera, ospitata con getti d’acqua
rovesciati dai balconi e dalle porte delle case all’urlo “ rascia, maje!”
ovvero “ abbondanza, maggio!”.
Dopo
aver concluso il giro la pagliara viene disposta in piazza davanti alla casa
del parroco.
La
croce viene tolta dalla sommità e donata al sacerdote, al contrario il cono
viene collocato nel suo orto, durante il rito gli spettatori hanno modo di
degustare zuppa di legumi, formaggio, pane e fave fresche. La pagliara è il
prototipo delle manifestazioni che venivano celebrate per annunciare la
primavera e che un tempo avevano un valore nella vita di tutti i giorni, il
getto d’acqua dai balconi ha un’origine arcaica ed è un gesto di magia per
invocare la pioggia e si inserisce nella serie delle personificazioni del
maggio.
Organizzazione:
Associazioni locali.
Bojano:
Ver Sacrum: La manifestazione si articola in varie
sequenze sceniche tra cui la rievocazione storica del rito di migrazione delle
giovani generazioni dei Sabelli in cerca di nuove terre dove trovare cibo e
risorse per stabilirsi e fondare nuove città, la leggenda narra che anche
Bojano nacque in questo modo. L’animale sacro che guidava i giovani capeggiati
da Comio Castronio era infatti, proprio un bue, il quale si sarebbe
inginocchiato alle pendici del Trofernus
Mons nel punto dove i Sabelli, interpretando il fatto come un segno divino,
fondarono la città. Di qui la derivazione del toponimo.
Organizzazione:
Associazione culturale F.I.D.A.P.A.
Conca
Casale: Festa della fontana: In occasione della festa della
fontana viene allestita una sagra nel corso della quale viene attribuito il
premio “Olivo d’Argento”, per onorare i rinomati oliveti che fanno da cornice
al Santuario.
Organizzazione:
Comune.
Guardialfiera:
Progetto culturale “Jovine e il suo Molise”: Mira alla scoperta del territorio e della
civiltà letteraria, storica e antropologica del Molise.
Organizzazione:
Liceo Classico di Termoli e Centro Studi Molise.
Larino:
Festa di S. Pardo (o carrese): In occasione della
festa di S. Pardo, i carri, in buona parte trainati dai buoi, portano in
processione, illuminati da fiaccole, le reliquie del Santo. La festa è da
ricollegarsi ad antichi riti pagani durante i quali si celebravano le feste di
maggio e giungo per festeggiare il risveglio della natura.
Organizzazione:Associazioni
e Chiesa.
Monacilioni:Festa
di San Benedetto: La festa comincia al mattino con la
celebrazione della messa nella cappella di S. Benedetta. Alla fine della
funzione religiosa si assiste alla celebrazione della corona di fiori, che poi
verrà depositata davanti al monumento dei caduti, la festa è allietata dalla
musica di un gruppo bandistico e da uno spettacolo pirotecnico.
Organizzazione:
Chiesa.
San
Giuliano del Sannio: La parata dei fucilieri: In
occasione della festa in onore del Santo Patrono, San Nicola, si tiene il rito
della Parata dei Fucilieri. L’associazione dei fucilieri comprende i giovani
del paese, questi indossano una divisa blu con lo stemma rosso e l’immagine del
Santo; al collo hanno un fazzoletto rosso e sulle spalle una cartucciera in
cuoio. I fucili che utilizzano non sono altro che la riproduzione di quelli
utilizzati dai garibaldini, l’associazione distribuisce ad ogni fuciliere un
chilo di polvere da sparo. Le ipotesi sulle origini di questa festa sono molte.
Secondo la prima ipotesi al momento dell’arrivo in paese della statua di San
Nicola i cittadini in segno di gioia fecero fuoco. Un’altra si basa su un
evento di cui furono protagonisti alcuni pastori che mentre trasportavano il
loro gregge e le insigne del Santo dalla Puglia a San Giuliano del Sannio
vennero assaliti da alcuni briganti, la tradizione vuole che questo furono
tratti in salvo dagli abitanti di San Giuliano che alla vista della scena
accorsero in loro aiuto, i pastori per gratitudine elargirono le insigne del Santo.
Una
terza ipotesi, riferisce che intorno al 1860, un gruppo di garibaldini arrivò
per caso a San Giuliano, proprio nel giorno della festa di San Nicola e in suo
onore fecero fuoco sventolando le bandiere.
Organizzazione:
Chiesa.
Ururi:
La carrese: In occasione della festa in onore del
Santo Patrono, SS. Legno della Croce, si tiene la tradizionale
"carrese".
La
festa ha inizio nel pomeriggio del 2 maggio quando si svolge la benedizione dei
carri e dei buoi. Nella mattinata del giorno successivo viene organizzata una
corsa di carrette trasportati da giovani bovini e vede protagonisti i ragazzi.
A questa segue la benedizione dei carri di dimensioni maggiori rispetto a
quelli precedenti.
I
carri che partecipano alla gara vera e propria sono contraddistinti da colori:
i "giovani" dai colori bianco-celeste e i "giovanotti" dai
colori giallo-bianco-rosso; entrambe le squadre sono accompagnati dai
cavalieri. La corsa ha inizio a circa 4 km dal paese e termina nella zona
antistante la Chiesa di Santa Maria delle Grazie. La regola obbliga il carro
che arriva per primo a seguire un percorso finale più lungo, il 4 maggio il
carro vincitore trasporta in processione la reliquia del Legno della Croce, una
scaglia di Legno conservata all'interno dell'Ostensorio che i fedeli ritengono
sia appartenuta alla Croce di Cristo.
L’origine
di questa manifestazione e’ collegata ad una leggenda che narra la storia di
due giovenche aggiogate che improvvisamente durante il loro cammino, si
inginocchiarono senza più muoversi. Alcuni abitanti tentarono di trovare delle
spiegazioni a tale comportamento; così decisero di scavare nel punto in cui le
mucche si erano arrestate e vi trovarono i resti di San Leo. Si aprì così una
controversia circa l’appartenenza delle reliquie del Santo, che si concluse con
la decisione che le stesse d’ora in avanti sarebbero appartenute a San Martino
in Pensilis. Anche se il paese privilegiato non era Ururi, la popolazione
decise che ogni anno, in ricordo dell’evento, si sarebbe dovuta tenere una
corsa di carri trainati da buoi.
Organizzazione:
Associazioni locali.
Giugno:
L’evento più importante per il Molise, è
la sfilata dei Misteri, che si svolge in genere nel mese di giugno. A questo
seguono altri eventi:
Campobasso:
I misteri: Nel giorno di Corpus Domini per le strade di Campobasso sfilano 12 macchine dei
Misteri, portate a spalla da circa 200 uomini. Le macchine ideate e realizzate
nel 1740 dallo scultore campobassano Saverio di Zinno, consistono in una
piattaforma di legno su cui si innesta, un tronco metallico, che reca delle
ramificazioni, alle cui estremità vengono posizionati i personaggi viventi che
compongono un quadro, nel quale le figure sembrano sospese nel vuoto. I misteri
raffigurano scene ed episodi biblici di vita dei Santi.
Organizzazione:
Associazione Centro storico Campobasso.
Campobasso:Crociati
e Trinitari: Si tratta di una rievocazione storica
degli scontri tra le due congregazioni dei Crociati e dei Trinitari avvenute
nel XVI secolo; la disputa era su quale
delle due congregazioni avesse dovuto sfilare per prima dietro il SS.
Sacramento durante la Processione del Corpus
Domini. Sul sagrato della cattedrale un araldo narra le vicende e introduce
l’arrivo dei due gruppi, uno crociato, l’altro trinitario, per i vestiti dei
crociati prevale il colore rosso e le croci, per i trinitari il celeste con un
cerchio bianco che rappresenta l’ostia. Il corteo è costituito da
sbandieratori, dignitari, dame e sposi, tutti in costume d’epoca.
Organizzazione:
comunale e associazioni.
Carpinone:
Fuoco dell’amicizia: Intorno al fuoco si
raccolgono gli abitanti del paese per mangiare, parlare e trascorrere un po’ di
tempo, il fuoco viene acceso nelle vigilie delle feste. Quello più
caratteristico viene acceso nella serata del 23 giugno in occasione della festa
di San Giovanni: è tradizione infatti che alla mezzanotte alcune persone dopo
aver chiesto benedizione al Santo con un segno di croce spinti dalla fede
attraversano un tappeto di carboni ardenti.
Organizzazione:
comunale e associazioni.
Castellino
del Biferno: Pizzichendò: In occasione della festa in onore
di Sant'Antonio di Padova gli abitanti accendono grossi fuochi dove verranno
adagiate delle caldaie utilizzate per la cottura delle tipiche
"sagnitelle" condite poi con il sugo "bugiardo".
Dopo
la cena prende il via il “pizzichendò”, una piramide umana formata da tredici
persone il cui capo gruppo fornito di un palo fa da perno all’intera struttura.
Questa persona è circondata da sei uomini che sostengono sulle loro spalle
altri quattro uomini e su questi altre due persone, la torre segue un percorso
ed è anche in grado di girare su se stessa e nel contempo alcuni componenti
intonano delle canzoni. In occasione di questa manifestazione viene portata
anche in processione la statua di Sant'Antonio di Padova e durante il suo
cammino per le strade del paese viene fatta sostare davanti ad altari abbelliti
da fiori.
Organizzazioni:
Associazioni.
Ripalimosani:
Mostra etnografica: Gli oggetti esposti riguardano il
telaio e gli utensili ad esso collegati. La mostra è stata organizzata dagli
insegnanti con il coinvolgimento dei bambini, ai quali viene spiegato la
modalità d’uso del telaio da Giovanna Tranno, ex tessitrice. Attualmente il
telaio si trova nella scuola, in modo da tutelarlo e valorizzarlo,gli oggetti
connessi al telaio non sono stati catalogati così come il telaio stesso.
Organizzazione:
Mario Tanno e Maria Sollazzo.
Luglio:
Nel mese di luglio con l’inizio della
bella stagione, il Molise pullula di eventi, diversi tra di loro:
Campodipietra:
Jazz in campo: Nato nell’Agosto del
2005 e cresciuto negli anni, sia come presenza di pubblico che come livello
artistico, “Jazz in Campo..dipietra” si attesta oggi ai vertici del panorama
musicale molisano. Un evento culturale divenuto ormai oltre che un appuntamento
atteso dal pubblico, un impegno deciso e costante degli organizzatori.
L’offerta
culturale del festival si riferisce alla musica jazz, intesa in tutte le sue
forme.
Un
genere musicale che, seppur nato in terre lontane, é stato ben adottato e
nutrito dalla comunità locale. Del resto il jazz nasce come espressione
musicale di un’unica etnia e si arricchisce via via che si fonde con culture
musicali provenienti da posti lontani.
Un
po’ come avviene, negli ultimi anni, in questo piccolo comune molisano che deve
la sua crescita demografica alla sua capacità di accogliere, nel tessuto
sociale, nuclei provenienti da posti diversi, in totale controtendenza ad altri
piccoli centri molisani.
Pertanto
il filo conduttore di “Jazz in Campo..dipietra” è il tema dell’Apertura intesa
come ricerca di un contatto verso l’esterno che possa portare ad una evoluzione
senza mai tradire quello che è il tema centrale e l’essenza del festival
stesso, il jazz. Ciò presuppone una discreta “apertura” verso quei progetti
originali contaminati da culture musicali diverse e grazie a questo fecondi. Questo
viaggio musicale sarà arricchito, da un connubio gastronomico che in modo
suadente e non invadente ci accompagnerà nel corso delle serate.
Quell’arcano
e intimo legame fra due sfere sensoriali solo superficialmente distanti, l’arte
della musica e quella culinaria, la musica di “Jazz in Campo..dipietra” e i
sapori semplici della cucina popolare molisana con i vini della nostra terra.
Organizzazione:
Associazioni musicali.
Gambatesa:
Le traglie: L'ultima domenica di luglio alle prime luci
dell’alba i fedeli si recano a piedi da Gambatesa al Santuario per prendere la
statua della Madonna e condurla in paese, dove viene collocata nel luogo detto
"Ponte quadresquadre".
Nel
frattempo vengono disposte le "traglie", tradizionali mezzi di
trasporto, colme di covoni, trainate da mezzi agricoli, che dovranno seguire la
statua della Madonna per le strade del Paese fino a raggiungere la Piazza
Riccardo dove si deposita il grano che viene benedetto dal parroco. La
processione prosegue fino alla Chiesa parrocchiale per la solenne Messa.
Organizzazione:
Associazioni locali.
Provvidenti:
Friday festival: Ogni venerdì del mese di luglio
vengono organizzati concerti di vario genere; sul palco si susseguono vari
gruppi di artisti sia noti che non. Spesso vengono organizzati dj set a
conclusione della serata con la presenza di guest
star.
Organizzazione:
società Provvidenti, borgo della musica srl.
Roccamandolfi:
Festa del pastore: Mostra-mercato di prodotti tipici
tradizionali del paese accompagnata dalla degustazione di antichi piatti della
tradizione gastronomica pastorale, tra cui la pezzata, carne di pecora lasciata
stufare a lungo.
Organizzazione:
Coldiretti di Isernia.
Scapoli:
Festival della Zampogna: All’interno del festival viene
esposta la produzione degli artigiani nella “Mostra mercato della Zampogna”,
inoltre vengono realizzati spettacoli folkloristici ed una importante rassegna
di suonatori di strumenti tradizionali, che negli anni ha assunto carattere
tradizionale.
Organizzazione:
Comune.
Jelsi:Festa
del grano: Il grano è un elemento simbolico attraverso cui la
comunità manifesta la propria gratitudine ed esprime il proprio ringraziamento
alla “Grande Madre” S.Anna per il lievi danni ricevuti in seguito al terremoto
che colpì il Molise nel 1805. Ogni gruppo diviso per famiglie e per contrade,
prepara a proprie spese il carro opportunamente abbellito e decorato, che
poi sfilerà nel giorno della festa.
Organizzazione:
Associazioni.
Vastorgirardi:
Il volo dell’angelo: L’angelo è impersonificato da una
bambina in abito bianco e ali, che imbracata e assicurata a un cavo d’acciaio
che collega la Chiesa ad un edificio antistante, viene fatta scorrere, fino a
raggiungere per tre volte, la Statua della Madonna con il Bambino in braccio,
posta sul sagrato della Chiesa.
Organizzazione:
Chiesa.
Agosto:
Per antonomasia è il mese di agosto ad
offrire gran parte di eventi e manifestazioni culturali, è in questo mese
infatti, che tutti i residenti fuori regione tornano in Molise, a ritrovare
amici e parenti, e soprattutto le proprie origini:
Agnone:
Fiera delle arti e dei mestieri antichi: Nelle antiche
botteghe del centro storico del paese, artigiani agnonesi provenienti da altre
parti d’Italia, lavorano materie prime come rame, ferro, cuoi, oro, legno ed
altro, mostrando al visitatore le varie fasi di lavorazione fino ad arrivare al
prodotto finito. Fanno da cornice alla fiera la degustazione di prodotti tipici
e concerti di musica popolare.
Organizzazione:
Associazione culturale Kerres.
Agnone:
La corsalonga: Si tratta di una manifestazione
equestre con gare, spettacoli e rodei.
Organizzazione:
Azienda Agrituristica Selvaggi Staffoli Hourses.
Bagnoli
del Trigno: Frammenti d’antico: La manifestazione un
tempo chiamata “Palio di S. Caterina” è una rievocazione storica di episodi
legati al brigantaggio. Il collante di questo mosaico costituito da “frammenti
d’antico” è una storia d’amore contrastata,l’evento è costituito da varie scene,
con la partecipazione di 150 figuranti in costume d’epoca.
Organizzazione:
Compagnia di cultura popolare La perla del Molise.
Bojano:
Matese friends festival: Uno degli eventi più importanti
dell'estate molisana. In compagnia delle star e dei nuovi talenti della musica
nazionale ed internazionale tra eventi, spettacoli, incontri di arte
contemporanea, contest, cinema d'autore e cortometraggi, fotografia. Nato nel
2005, a Bojano (CB), si svolge nella prima-seconda settimana di agosto, non si
partecipa solo ad un mega-evento: si diventa protagonisti di un fantastico
atelier delle arti e delle culture contemporanee.
Per
maggiori informazioni si segnala il sito: http://www.matesefriendfestival.it/
Organizzazione:
Associazioni culturali.
Bojano:
Trofeo del Matese: Il Trofeo del Matese - Regione
Molise raccoglie l' eredità di una delle
più amate gare su strada del passato: La Matesina. La Matesina è una corsa
podistica notturna che si tiene su un circuito cittadino. A questa
manifestazione partecipano atleti provenienti da molte nazioni, grazie
soprattutto al fatto che è inserita nel calendario internazionale dell’atletica
leggera. Il tracciato del Trofeo del Matese è lo stesso di quello della vecchia
Matesina, ed è costituito da un circuito cittadino di 505 metri da ripetere 20
volte. E' un avvenimento a cui partecipano atleti di fama internazionale che
individuano nella gara un ottimo test per prepararsi alle gare più importanti
del circus, basti pensare che in questa gare si sono affrontati campioni
europei ed africani straordinari del calibro di Said Aouita, Brahim Boutajeb,
Boguslav Maminski e tanti altri.
Nel
2007 ai nastri di partenza il favorito era Ali Saidi Sief, argento nei 5000 ai
Giochi Olimpici di Sydney 2000: purtoppo un malanno muscolare ha impedito al
fortissimo atleta algerino di presentarsi il via. Anche Giacomo Leone, l'italiano
famoso per aver vinto la Maratona di New York, è stato costretto al ritiro. Nel
2007 ha vinto il Keniano Kiprono Justus Kipchirchir, ottimo sesto l' italiano
Di Pardo, di solito organizzata a fine agosto, nel 2008 causa le olimpiadi è
stata anticipata.
Organizzazione:
Associazioni sportive.
Capracotta:
Sagra della Pezzata: E’ la versione aggiornata ai giorni
nostri dell’antica “festa dell’ospitalità” che si celebrava per i ritorno alle
proprie terre dei pastori dediti alla transumanza lungo i tratturi della
regione. Con il termine ‘pezzata’ si fa riferimento anche al piatto tipico dei
paesi dell’Alto Molise che viene cucinato proprio in occasione della sagra.
Organizzazione:
Pro Loco con il patrocinio del Comune.
Carovilli:
Marcialonga: La Marcialonga Carovillese iniziò nel
1981, con la partecipazione dei soli residenti a Carovilli. Grazie al successo
che ha riscosso negli anni sono state molte le società atletiche del Molise a
chiedere di partecipare a questa stupenda manifestazione sportiva. Ricordiamo a
chiunque volesse partecipare che l’ingresso è gratuito, la data viene stabilita
di anno in anno intorno al 10 Agosto.
Organizzazione:
Associazioni sportive.
Carovilli:
La Tresca: Ogni anno davanti alla Chiesa di San Domenico
viene rappresentata la tradizionale “Tresca”, termine che in dialetto indica il
lavoro della trebbiatura del grano con l'impiego dei cavalli. Questa festa di
origini pagane rievoca il momento in cui gli uomini dovevano impegnare tutte le
loro forze per separare il grano dalla paglia, valendosi del contributo di
tutta la famiglia che veniva chiamata all’opera.
Questa
tradizione però, sotto l’influsso del cristianesimo, è stata trasfigurata nella
festa della Madonna dell’Incoronata caratterizzata dall’offerta delle messi
alla Divinità, si celebra il 19 Agosto.
Organizzazione:
Associazioni.
Chiauci:
Festival di musica popolare: concerti musicali all’aperto.
Organizzazione:
Comune.
Conca
Casale: Sagra dei legumi: La manifestazione ricreativa,
sportiva e culturale di vario genere che sponsorizza, il prodotto tipico
locale:i legumi.
Organizzazione:
Comune.
Filignano:
Festival “Mario Lanza”:Il programma del festival spazia
dall’esecuzione di opere liriche, all’esibizione di orchestre sinfoniche,
rappresentazioni teatrali, proiezione di film.
Il
palco allestito nella piazza ha come sfondo la Chiesa che, sapientemente
illuminato, offre un suggestivo scenario.
Organizzazione:
Comune e Pro Loco.
Forlì
del Sannio: Giornata al Castello: Festa caratterizzata
dalla rivisitazione delle attività medioevali dei contadini e dei cortigiani.
Durante la manifestazione il borgo si anima di musica e si gremisce di gente
vestita con i costumi dell’epoca la fine di riprodurre l’atmosfera dei tempi
passati.
Organizzazione:
Comune.
Frosolone:
Festa del perdono: La festa del Perdono è considerato
l'evento più importante del Paese. Dopo la celebrazione della Santa Messa gli
abitanti partecipano alla sfilata dei carri ciascuno dei quali ripropone
costumi e personaggi del tempo. In serata viene organizzata la sagra del
baccalà fritto e peperoni.
Organizzazione:
Associazioni locali.
Frosolone:Festa
della forgiatura: Gli artigiani locali forgiano dal vivo
forbici e coltelli.
Organizzazione:
Pro Loco.
Isernia:
Festival della canzone italiana d’autore: Le prime serate sono
dedicate alla selezione dei gruppi, l’ultima sera si decreta il gruppo
vincitore della rassegna.
Organizzazione:
Associazioni varie.
Lucito:Sagra
“Cas e ova”: Durante l’estate si svolge la sagra
durante la quale è possibile degustare un piatto tipico lucitese. La pietanza
consiste in carne di fegato di agnello cucinata in salsa di pomodoro, a cui si
aggiungono polpettine fatte di formaggio e uova, questo piatto nell’antichità,
rappresentava l’antipasto delle feste di matrimonio, durante la degustazione
del piatto è presente un accompagnamento musicale.
Organizzazione:
Pro Loco.
Lucito:
Estemporanea di pittura: L’associazione Altair invita i
pittori alla manifestazione estemporanea affidando un tema da sviluppare con
libertà di espressione artistica. A conclusione della giornata le opere vengono
esposte e sottoposte al giudizio della giuria che provvede alla premiazione.
Organizzazione:
Associazione Altair.
Macchia
d’Isernia: Macchia blues: In questa occasione vengono
ospitati in paesi cantanti nazionali del genere blues e artisti di calibro internazionale.
Organizzazione:
Associazioni culturali.
Montecilfone:
Sagra delle “droqe”: In occasione della sagra viene presentato
il piatto tipico del paese: le “droqe”. Il piatto è costituito da sottili
bastoncini di pasta tirati a mano, incavati con il caratteristico ferro ad
ombrello che vengono serviti e conditi in vari modo nei diversi stand
gastronomici.
Organizzazione:
Pro loco Munxhufuni.
Montelongo:Palio
delle contrade: A sfidare sono cinque contrade: Coste,
Terra, Via Roma, Via delle Fontane, Via Piano la Croce. Nelle contrade, nei
giorni che precedono la gara vengono imbandite numerose tavolate per degustare
i prodotti tipici locali. Nel pomeriggio del 16 i venti cavalli che partecipano
al Palio, vengono benedetti nella chiesa di San Rocco; quindi, si procede alla
selezione dei cinque cavalli da abbinare alle contrade, facendone gareggiare
quattro alla volta in cinque batterie. L’abbinamento dei cavalli vincenti alle
contrade viene fatto mediante sorteggio, il palio si conclude con la vittoria
del cavallo che percorre più velocemente il tragitto prestabilito.
Organizzazione:
Pro Loco.
Montenero
di Basaccia: Chef in piazza…Montenero a tavola:
Rassegna enogastronomica interregionale.
Organizzazione:
Mapalù,enogastronomia frentana.
Montenero
Val Cocchiara: Rodeo pentro: In genere il programma
del weekend prevede per la mattinata di sabato, le corse varie riservate al
cavallo pentro e alle altre razze; a seguire un evento, come ad esempio un
convegno. Nel pomeriggio si svolge la spettacolare gara dell’incapezzamento,
che consiste nell’infilare una testiera ai piedi del cavallo; la domenica in
mattinata si tiene l’attesa “carrellata” dei cavalli in mezzo alla folla.
Organizzazione:
Associazioni varie.
Monteroduni:Eddie
Lang Jazz Festival: Monteroduni è ben conosciuta per gli
appassionati di jazz, per il suo Eddy Lang Jazz Festival, dal nome del
musicista italo-americano di origini Monterodunesi, che si tiene ogni anno nel
mese di agosto e che richiama artisti di fama internazionale.
Organizzazione:
Associazioni Eddie Lang Blue Music.
Petrella
Tifernina:Sagra dei cavatelli: La manifestazione
abbinata ad una gara podistica in onore di Gaetano Amoroso, corridore morto durante
un preparazione atletica, la gara si svolge durante il pomeriggio e vede l’alternarsi
di varie categorie, la serata, animata da balli e gruppi musicali, viene
dedicata alla premiazione del vincitore e alla degustazione dei cavatelli.
Organizzazione:
Associazioni locali.
Portocannone:
La carrese: La “carrese” viene organizzata in occasione della
festa in onore della beata Vergine di Costantinopoli, patrono del paese. La
manifestazione consiste in una gara a cui partecipano due carri trainati da
buoi: il carro dei giovani, che si distingue per il colore bianco-celeste e
quello dei giovanotti che presenta il colore giallo-rosso.
Tra
le due squadre vince chi riesce a superare per primo, il portale del borgo di
Costantinopoli, nella zona antistante la chiesa dei SS. Pietro e Paolo, per
arrivare al traguardo i due carri devono seguire un percorso di circa 3 km, e
la distanza tra i due è di 25 metri, sui carri sono posizionati tre conducenti
mentre davanti al carro si dispone un cavaliere il cui compito è quello di
guidare il carro.
Al
carro vincitore, il giorno seguente, spetta l’onore di portare in processione
la statua della Madonna di Costantinopoli. Questo tipo di manifestazione si
ripete anche in altri paesi sia del Molise che della Puglia; con la differenza
che i buoi che trainano i carri della "carrese" di Portocannone sono
quattro.
Organizzazione:
Associazioni locali.
Ripalimosani:
Il palio delle Quercigliole: La festa viene celebrata nei
giorni 11 e 12 del mese di agosto, nei pressi della campagna delle
Quercigliole.
Quest’
ultima è una contrada rurale che è distante dall’abitato per circa 2 km, sulla
cima di questa collina, protetta dalla luce attraverso delle querce, è ubicata
la chiesetta dedicata alla madonna della neve. E’ tradizione, che all’alba
della prima domenica di luglio, la statua della madonna venga portata in processione,
per poi raggiungere la Chiesa madre del paese.
Il
12 Agosto, la collinetta viene popolata non solo da venditori ambulanti, ma
anche dalla gente che si raccoglie per l’ usuale pic-nic durante la giornata,
viene organizzato anche il tradizionale “palio delle quercigliole", una
corsa a cavallo che ha inizio nei pressi del tratturo in Contrada Quercigliole,
e termina vicino la cappella della Madonna della Neve.
Si
tratta di un evento molto sentito e a notevole richiamo turistico, i fantini
che salgono a cavallo rappresentano le sei contrade in cui è diviso il paese e
si affrontano al fine di entrare nella cappella della madonna.
Il
fantino vincitore, oltre a ricevere gli applausi dalla popolazione e le
congratulazioni dalla commissione, infligge dei colpetti al cavallo con una
bacchetta, in modo tale che l’animale piega le zampe anteriori, eseguendo l’
atto di inginocchiarsi dinanzi alla madonna. Il giorno 12, in paese,
tradizionale chiusura della festa con concerto in piazza e fuochi pirotecnici.
Organizzazione:
Chiesa.
San
Pietro Avellana: Mostra dei costumi d’epoca e fotografia: Durante
la mostra vengono esposti i costumi tradizionali e le fotografie d’epoca del
paese.
Organizzazione:
Comune.
San
Pietro Avellana: Sagra del tartufo: Degustazione di piatti
a base di tartufo in diversi stand gastronomici, incontri tematici, spettacoli
d’intrattenimento con gruppi folkloristici locali.
Organizzazione:
Comune.
Sant’Agapito:
SAFF Sant’Agapito film festival: Nei giorni di festa il
piccolo borgo diviene un cinema, una galleria d’arte, una videoteca, un enorme
forum interdisciplinare.
Organizzazione:
Pro Loco.
Termoli:
Incendio del castello: La sera del 15 Agosto Termoli è
scenario di una suggestiva serata, l' "incendio del castello": viene
riproposto l' evento storico legato all'attacco turco sulle coste termolesi ad
opera di Piali Pascia, grazie ad una rappresentazione storico-popolare fatta di
comparse in costume e di musicanti. Si tratta di uno spettacolo suggestivo, che
richiama un notevole numero di turisti.
Vengono
riprodotti i combattimenti e successivamente la spoliazione del centro.
Infine
le galee turche abbandonano la città per riprendere il mare, ma non prima di
incendiare il borgo: la cinta muraria
del paese vecchio, opera di Federico II, brilla di una luce rossa dovuta ai
colori dei fuochi pirotecnici, ricordando le famigerate fiamme che distrussero
la città ad opera dei turchi.
Organizzazione:
Comune
Termoli:
Processione di San Basso al mare: Ogni anno il 3 agosto
la statua di San Basso esce dall’antichissima cattedrale, per essere condotta
al porto e imbarcata sul peschereccio prescelto dalla sorte. Ospitare la statua
del Santo sulla propria barca è il desiderio di ogni marinaio, l’imbarcazione
prescelta è addobbata a festa, salpa dal molo ed è seguita da decine di
imbarcazioni imbandierate e sovraccariche di fedeli del luogo e non, la sera il
cielo s’illumina di mille colori.
Organizzazione:
Comune e Chiesa.
Settembre:
Nel mese di settembre ci sono eventi di
natura religiosa e sportiva:
Belmonte
del Sannio: Sagra del granone: Nella seconda metà di
settembre viene organizzata la "sagra del granone", altre sagre si
tengono il 15 e 16 agosto in occasione della festa dell'Assunta e di San Rocco.
Organizzazione:
Associazioni locali.
Castelpetroso:
Festival Du Bot: Ogni anno nella seconda domenica di
settembre viene organizzato il festival del "du bot", un antico
strumento musicale che era presente in quasi tutte le famiglie almeno fino agli
anni '50 e accompagnava i momenti più importanti della vita del paese.
Organizzazione:
Privati.
Sepino:Gara
podistica Sepino-Altilia: I partecipanti ripercorrono la
vecchia strada statale che attraversa il paese, partendo da contrada Tappino,
fino ad arrivare agli scavi archeologici di Altilia.
Organizzazione:
Associazioni sportive.
Isernia:
Festa dei S.S. Cosma e Damiano: Secondo la tradizione
cristiana S. Cosma e S.Damiano, i meravigliosi Aromati, erano due fratelli,
vissuti nella seconda metà del III secolo. Praticarono l’ars medica: non a caso
i medici, i farmacisti,i barbieri, gli infermieri, lo venerano come loro
Patroni. Cosma e Damiano svolsero quell’attività più per le virtù
soprannaturali, che per la scienza umana, dimostrando, anche dopo il loro
martirio, grandi capacità di guaritori attraverso innumerevoli, interventi
miracolosi, due le processioni che caratterizzano la manifestazione in onore
dei due Santi Medici.
Organizzazione:
Chiesa.
Riccia:Sagra
dell’uva: Manifestazione folkloristica che si tiene ogni
seconda domenica del mese di settembre e svolta in concomitanza con la festa
della Madonna del Rosario. E’ la giornata dedicata alla vendemmia, che con
l’allestimento di carri allegorici adornati con tralci e pampini d’uva, durante
la quale, schiere di spettatori entusiasti, sui quali uomini e donne, vestiti
con costumi tipici, rappresentano una fase dei lavori agricolo stagionali,
legati alla cura della vite e della vendemmia finale e i vari momenti di vita
agreste e quotidiana.
I
carri procedono per le strade del paese tra canti e balli, si esalta così il
lavoro dei campi e il suo prodotto, e si vive una giornata di riposo dopo la
vendemmia effettuata, in un mondo bucolico e sereno.
Organizzatori:
Sezione locale Coldiretti.
Ottobre:
Con l’arrivo dell’autunno iniziano i
riti propiziatori per la vendemmia e altre manifestazioni culturali:
Fornelli:
Giornata della vendemmia: Nel mese di ottobre ricorre la
festa della vendemmia rappresentata da una sfilata di carri ornati d'uva che
termina con l’assegnazione del premio al carro più particolare e la
degustazione del vino in piazza.
Organizzazione:
Associazioni locali.
Guardialfiera:
Premio biennale internazionale “Piedicastello”:
Viene istituita una giuria per la valutazione, selezione e premiazione di opere
edite narrative e giornalistiche.
Organizzazione:
Centro Studi Molise 2000.
Larino:
Fiera di S. Pardo: Originariamente la fiera in onore di
S. Pardo, si svolgeva dal 13 al 18 maggio. Ora si svolge ad ottobre, nei
padiglioni espositivi è possibile trovare, oltre ai prodotti tipici dell’intera
Regione Molise, anche ogni sorta di attrezzo agricolo.
Organizzazione:
Comune.
Pietracatella:Scene
di vita contadina: Il programma della manifestazione
riguarda la rappresentazione di scene legate alla vita contadina con l’intento
di recuperare, e far conoscere alle nuove generazioni, antiche pratiche ormai
in disuso quali, ad esempio, tecniche artigianali di aratura, trebbiatura,
preparazione e medicazione della vigna, vendemmia. Particolare risalto è dato
anche alla vita quotidiana di un tempo, scandita da mestieri ormai scomparsi,
come quello di lavandaia. All’evento, che si chiude con una sfilata di abiti
d’epoca, prende parte molta gente del paese che di sera partecipa ad una cena a
base di piatti preparati secondo le antiche ricette contadine.
Organizzazione:
Comune e Regione Molise.
Novembre:
A novembre fiere ed eventi gastronomici,
arricchiscono il cartellone molisano:
Chiauci:
Fuochi di San Martino:
Un
fantoccio realizzato per l’occasione viene portato in processione per il Paese,
per essere alla fine incendiato nella piazza principale.
Organizzazione:
Pro Loco.
Colletorto:
Festa dell’olio: La festa vede l’organizzazione di
programmi di degustazione, visite guidate a frantoi e oliveti, rievocazione di
riti della raccolta e molitura, banchi di assaggio dell’abbinamento di olio e
pane. In aggiunta, i ragazzi delle scuole sono chiamati a partecipare ai
concorsi di disegno, di poesia, incentrati sui temi dell’olio.
Organizzazione:
Ente comunale associato alla città dell’olio.
Macchia
d’Isernia: Mostra mercato vino pentro: vengono allestiti in paese
stand gastronomici per la degustazione di prodotti tipici e vini locali, durante
la mostra vengono organizzati convegni con esperti del settore agricolo. In
serata musica in piazza con gruppi rinomati e cantanti di spessore.
Organizzazione:
Pro Loco e associazioni culturali.
Pescolanciano:Fiera
di San Carlo: In occasione di San Carlo le strade del
paese sono animante dall’omonima fiera, si tratta di una fiera di merci che
vede una notevole partecipazione popolare.
Organizzazione:
Comune.
Dicembre:
Gli eventi per le celebrazioni del Santo
Natale -dai presepi alle ‘ndocciate- concludono l’anno di eventi in Molise:
Campolieto:
Maitunate: La Maitunate è un componimento musicale
di buon augurio di una lunga vita, di un anno migliore pieno di pace e
felicità. Il canto viene scandito da un ritmo cadenzato davanti alle porte
delle abitazioni nella sera dell'ultimo dell'anno.
I
gruppi di ragazzi intonano un canto per ogni membro della famiglia e porgono
gli auguri; se però non si dovesse conoscere il nome della persona a cui il
canto vuol essere rivolto si conclude così: "la cant a chi sacce e a chi
non sacce" ossia "la canto a chi conosco e a chi non conosco".
Organizzazione:
Associazioni.
Campomarino:
I Presepi del borgo: La manifestazione consiste
nell’allestimento di numerosi presepi, viventi e non, lungo i borghi del centro
storico.
Organizzatori:Associazione
culturale Borgo Antico.
Casacalenda:Il
Bufù:
L'anno nuovo a Casacalenda viene salutato a suon di "bufu", strumento
rudimentale simile ad un tamburo che accompagna gli altri strumenti musicali,
dando vita a delle orchestre spontanee.
Gruppi
di ragazzi nella sera dell'ultimo dell'anno strimpellano per le vie del paese
augurando un buon anno. Nella mattina del 1° gennaio, le orchestre si
incontrano nuovamente in piazza mercato e tra gli applausi della folla
presentano i loro repertori. Tra i tanti brani ricordiamo quello scritto dal
poeta dialettale Giovanni Cerri, intitolato "Bufu'".
Organizzazione:
Associazioni.
Cercemaggiore:
Presepe Vivente: Nel periodo natalizio nei luoghi più
suggestivi del centro storico viene allestito un presepe vivente con la
partecipazione attiva di molti cercesi.
Organizzazione:
Comune.
Civitanova
del Sannio: Falò della Vigilia di Natale: Dopo una processione
con torce accese, denominata la “Ndocciata di Natale”, viene acceso un falò nel
quale si consumano vino caldo e dolci natalizi locali.
Organizzazione:
Comune e comitati.
Guardiaregia:
La ricciata: A Guardiaregia, a differenza degli altri
paesi, nella notte di San Silvestro non si preparano cenoni bensì viene
preparata la "ricciata" ossia granone cotto in una grande pentola e
condito con olio e sale, il rimanente viene dato in pasto agli animali per
propiziarsi un buon anno e preservarsi dagli attacchi dei lupi e dei tafani.
Organizzazione:
Privata.
Pesche:
Presepe nel presepe: Mostra concorso di opere presepistiche
dislocate in grotte e luoghi caratteristici del centro storico.
Organizzazione:
Comune e Pro Loco.
Pietracupa:
n’docce: Nel tardo pomeriggio del 24 dicembre sulle
finestre delle abitazioni del paese vengono accesi dei piccoli lumi a vento,
denominati Cartocci.
Per
l'occasione vengono condotte in processione delle gigantesche torce chiamate “
‘ndocce” che assumono la forma di piramide di legno coronata da rami di alloro
e di cipresso per renderla profumata.
Organizzazione:
Associazioni locali.
S.
Polo Matese: Festival della zampogna: Il festival della
zampogna è una manifestazione che ha lo scopo di rivalutare un antico strumento
musicale, la zampogna, le cui origini non sono esattamente del paese in
questione, bensì di Scapoli.
Gli
zampognari di San Polo Matese utilizzano questo strumento soprattutto durante
le feste natalizie. Essi indossano gli abiti tradizionali e ripropongono le
litanie tipiche di questo periodo dell’anno. Per l'occasione giungono molti
zampognari da molte parti d'Italia. La zampogna è uno strumento popolare
caratterizzato da una sacca di pelle di capra oppure di pecora che permette
l’alimentazione continua delle canne e di conseguenza la produzione del suono.
Gli
zampognari indossano il costume tradizionale formato da pantaloni corti sino
alle ginocchia, una camicia di pelle di agnello su cui sono soliti indossare
una giacca e una mantella di panno, mentre sulla testa mettono un cappello.
Organizzazione:
Associazioni private.
S.
Polo Matese: Presepe vivente: Come in altri comuni
molisani nel periodo natalizio viene allestito un presepe vivente, reso
particolarmente suggestivo dall’aspetto urbanistico del paese che ha conservato
le caratteristiche del borgo medievale, con vicoli stretti e scalinate ripide
ancora pavimentate in pietra, case piccole e basse ancora realizzate
completamente in pietra e legno, con piccoli lampioni che diffondono una luce
fioca e giallastra.
Immancabile
fonte di atmosfera, è inoltre, la musica suonata dagli zampognari locali.
Organizzazione:
Comune.
Agnone:
La ‘ndocciata: La sera del 24 dicembre, la popolazione,
riunita in vari gruppi, divisi a seconda delle contrade del paese, con i
costumi tradizionali, si incamminano lungo il corso principale con le
caratteristiche‘ndocce accese. Esse
sono grosse torce, alte 2 o 3 metri realizzate con il legno di abete bianco e
fasci di ginestre secche tenute insieme da uno spago. Una volta giunti in
piazza, si accende un gran falò, attorno al quale il popolo si riunisce per
dare l’addio a quanto di negativo c’è stato durante l’anno che sta per finire e
che viene simbolicamente bruciato nel fuoco.
Organizzazione:
Comune.
Gambatesa:
Le maitunate: Le “Maitunate” sono brevi composizioni
poetiche di genere ironico-satirico. I temi riguardano gli avvenimenti accaduti
durante l’anno nel paese. Vengono create estemporaneamente grazie all’inventiva
dei cantori, i quali mettono in luce tutte le malefatte del nucleo familiare a
cui sono rivolte. Le “Maitunate” esprimono socialmente, un’esigenza di
liberazione, di protesta e di ribellione, contro ogni sorta d’ingiustizia, esse
permettono il capovolgimento degli ordini gerarchici.
Organizzazione:
Privati.
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