lunedì 26 settembre 2016

MAPPATURA TRADIZIONI E FOLKLORE DEL MOLISE






Gennaio:

Il mese di gennaio è per antonomasia il mese dei presepi viventi e dei fuochi legati alle festività religiose:

Bonefro: Presepe vivente: Durante il periodo natalizio viene organizzato il tipico presepe vivente con il coinvolgimento della cittadinanza nell’allestimento di molte scene di vita tradizionale all’interno di “botteghe” nel centro storico del paese.
Durante rappresentazione è possibile degustare le "zeppole” e “a pizze” ossia le pietanze tipiche di Bonefro.
Organizzazione: Chiesa e Associazioni.

Casacalenda: Sant’Antonio Abate: In tale contesto si collocano i fuochi propiziatori e purificatori permeati di profonda religiosità popolare, accesi in molti paesi molisani a Natale o il giorno di Sant’Antonio Abate. A Casacalenda nei vari quartieri del Paese vengono allestiti fuochi propiziatori in onore di S.Antonio, durante i quali si possono degustare zuppe di granturco e fave cotte in pentoloni di rame.
Organizzazione: Chiesa.

Cercepiccola: La pezzotta: Il gioco della "Pezzotta" ha inizio con la divisione dei partecipanti in due squadre ciascuna delle quali fa rotolare una forma di formaggio pecorino, legata ad uno spago definito “zagaglia”, lungo un percorso prestabilito. Vince la squadra che riesce ad arrivare per prima al traguardo detto “scasso”.
Organizzazione: Associazioni.

Mafalda: Presepe vivente: Il presepe vivente viene inscenato tra le strade del Paese e numerose sono le comparse che vi partecipano.
Organizzazione: Pro Loco con il patrocinio del Comune.

Acquaviva D’Isernia: Focata d’inverno: La sera del 21 gennaio,vigilia della festa di S.Anastasio si accende un grande falò, “La focata” come viene definita. Una tradizione sentita che regge al trascorrere del tempo, attorno al falò s’intrecciano i racconti delle generazioni accompagnati da vino e prodotti locali.
Organizzazione: Comune.


Febbraio:

Le feste di carnevale sono tipiche di questo mese che un po’ dovunque con le loro simbologie e piatti tipici caratterizzano i borghi molisani.

Campolieto: I Dodici mesi dell’anno: La "mascherata" che si svolge durante il periodo di carnevale, consiste nella personificazione dei mesi dell'anno.  I canti che vengono eseguiti sono composti da versi non solo in lingua dialettale ma anche in lingua italiana.
I personaggi cantano con l'aiuto del suono della fisarmonica e si esibiscono in piazza o davanti alle abitazioni. Al termine dell'esibizione il padrone offre leccornie e buon vino, alla mascherata partecipano giovani e anziani con addosso gli abiti previsti nel manoscritto originale ad esempio gennaio si presenta tutto incappucciato con in mano un bastone.
Organizzazione: Associazioni locali.


Casalciprano: La ruzzola: La “Ruzzola” è un gioco a squadre che viene organizzato ogni anno e a cui partecipano tutti i cittadini. Il gioco consiste nel dividere i partecipanti in squadre da almeno cinque persone, queste devono riuscire a far rotolare lungo un circuito prestabilito un grosso pezzo di legno di forma concentrica il cui diametro misura tra i 15 e i 30 centimetri. La squadra che per prima raggiunge il traguardo ha la vittoria.
Organizzazione: Associazioni.

Cercepiccola: I mesi: Questa manifestazione fu introdotta alla fine del XIX secolo e i versi e le canzoni furono tramandate oralmente di generazione in generazione.
La rappresentazione è una forma di drammatizzazione popolare a cui partecipano tutti gli abitanti in costume in groppa ad asini e cavalli decorati con coperte e fiocchi colorati.
I personaggi sono circa 32 di sesso maschile: due pulcinella, due straccioni, un presentatore, un direttore d’orchestra, un numero variabile di orchestrari che solitamente raggiunge un massimo di otto, un nonno, un padre, i dodici personaggi che personificano i mesi e le quattro stagioni. I costumi variano tra i vari personaggi, ognuno dei quali raffigura la vita ciclica della natura vista dal contadino. Alcuni mesi indossano un corpetto molto particolare tutto ricoperto d’oro tale da raggiungere un peso di due chilogrammi.
La rappresentazione si svolge in quattro luoghi diversi e ha inizio in mattinata con il raduno dei personaggi e la successiva sfilata per le strade del centro storico.
Durante il corteo gli abitanti del paese sono soliti offrire bevande e frittelle non solo agli attori ma anche agli spettatori, la sfilata si conclude in tarda serata con balli e canti popolari.
Organizzazione: Associazioni locali.


Bagnoli del Trigno: Il carnevale dei mesi: Questa è una manifestazione che si svolge in diversi paesi molisani durante la quale vengono presentati allegoricamente i mesi dell'anno da personaggi che giungono a cavallo accompagnati da uno scudiero e da presentazioni con testi tradizionali.
Tra i personaggi ricordiamo il nonno che simboleggia il secolo, segue il padre che personifica le stagioni ma anche gli straccioni ovvero i venditori di stracci e i due pulcinella,
questi insieme ai banditori annunciano la manifestazione in diversi punti del paese.
Organizzazione: Associazioni locali.


Pietracupa: Carnevale: Pietracupa saluta il "carnevale" con una singolare manifestazione.
Viene eseguito un finto processo e una finta esecuzione al carnevale, rappresentato da un fantoccio che viene portato per le strade del paese da baldanzosi diavoli, mentre al seguito i genitori ne piangono la sorte. I diavoli sono vestiti con sacchi di iuta e canapacci e recano tra le mani delle forche. Dopo il corteo, il fantoccio viene fissato dai diavoli ad un lungo filo metallico che collega la parte alta del paese a quella bassa, per essere gettato tra le fiamme sotto gli occhi dei genitori.
Organizzazione: Associazioni locali.


Rocchetta a Volturno: L’Uomo Cervo:  E’ un pantomima che si celebra l’ultima domenica di carnevale e recita una singolare tradizione ancestrale, frammista di cultura appenninica e riti pagani. Un uomo cervo vestito con pelliccia che viene ferito dal cacciatore, che libera la comunità e tutela il bene collettivo.
Organizzazione: Associazioni locali.


Tufara: La Maschera del Diavolo: E’ una rappresentazione inscenata per le strade del paese l’ultimo giorno di Carnevale, riconducibile ai riti propiziatori per l’arrivo della primavera.
Organizzazione: Associazioni locali.

Colletorto: Carri allegorici: Nel primo pomeriggio dell’ultima domenica di carnevale e del martedì grasso, i carri allegorici si radunano nel largo angioino per poi iniziare la sfilata, e percorrere le strade più comode del paese, accompagnati da canti e balli dei partecipanti. La sfilata dei carri vede molti cittadini, giovani e non, impegnati nella costruzione di congegni e figure di carta pesta e nella realizzazione di costumi legati a temi e personaggi della tradizione e dell’attualità.
Organizzazione: privata.

Santa Croce di Magliano: Carri allegorici: La domenica e il martedì grasso di carnevale, per le strade del paese, sfilano i carri allegorici, accompagnati da carri e balli. Nei gironi precedenti, gran parte della cittadinanza,è impegnata nella costruzione di congegni e figure di carta pesta e, nella realizzazione di costumi legati a temi e personaggi della tradizione e dell’attualità.
Organizzazione: privati con il patrocinio della Pro Loco Quattro Torri e dell’Associazione Stranaeco.

Toro: La maschera del diavolo: In occasione della festa di Carnevale a Toro viene organizzata la tradizionale "maschera del diavolo" ossia un dramma carnevalesco tratto dal folklore molisano e adattato alla realtà del paese di Toro.
La rappresentazione ha inizio con l’apparizione del "diavolo" nel paese che va alla ricerca di operai da impiegare nei vigneti. Il diavolo viene accolto dalla popolazione con allegria dato che non ha paura di lui, uno dopo l’altro, i professionisti, dal barbiere fino all’imbianchino, sfilano davanti al demonio. Questi confessano i loro peccati e il diavolo dà loro la sentenza; la maggior parte è destinata all’inferno eccetto il contadino.
Il demonio però non può portare all’inferno la lunga schiera di persone perché sono protette da San Mercurio per cui è costretto a prostrarsi davanti al Santo e ritornare negli inferi da solo, mentre la popolazione lo schernisce.
Organizzazione:Privata.


Marzo:

La festa più sentita in Molise con l’arrivo della primavera è quella di San Giuseppe, che con processioni e piatti tipici, caratterizza diversi borghi:


Casacalenda: Tavolata di San Giuseppe:  In onore del Santo si imbandiscono le tradizionali 13 tavole, ovvero 13 pietanze a base di cibi magri, distribuiti gratuitamente ai visitatori.
In questa occasione vengono cantate le litanie di San Giuseppe.
Organizzazione: Associazioni.  

Ferrazzano: La Pignata: La rottura della "pignata" è una tradizione popolare che consiste nel riempire un coccio di terracotta con caramelle e dolciumi vari. Così composto il coccio viene imballato e posto al centro di una stanza, la persona bendata deve riuscire a rompere la "pignata" con un bastone.
Organizzazione: Associazioni.  


Gamabatesa: Tavola di San Giuseppe: Anche a Gambatesa nelle case molte famiglie, imbandiscono un pranzo con 13 portate, tutte canonizzate dalla tradizione. Questa speciale forma di accoglienza simboleggia “il convito” a pranzo della Sacra Famiglia, degli angeli, dei 13 Apostoli e dei Santi, dopo una lunga preghiera, a San Giuseppe, nella sala da pranzo, la padrona di casa, serve le pietanze, alla fine del pranzo si ripetono le preghiere.
Organizzazione: privata.

Santa Croce di Magliano: U’ Marauasce: In occasione della festa in onore di San Giuseppe viene acceso un falò intorno al quale si riuniscono gli abitanti del paese.
Gli organizzatori della festa mettono a disposizione, dei partecipanti, prodotti gastronomici e bevande, il fuoco ha un doppio significato simbolico, da un lato rappresenta tutto ciò che è angoscia per la popolazione e dall’altro è sinonimo di rigenerazione. Secondo la leggenda, i "marauasce" si riferiscono a Sant’Antonio Abate che irato con Dio, che non volle accordargli la grazia, scendendo negli inferi afferrò un tizzone ardente e arse il mare.
L'usanza di offrire del cibo ai presenti ricorda il gesto delle popolazioni nomadi, che alla vista di San Giuseppe con la sua famiglia offrirono loro ospitalità.
Organizzazione: Associazioni.


Aprile:

Ad aprile, o comunque in concomitanza con il periodo della Santa Pasqua sono presenti processioni religiose, così come si da inizio alle carresi nel bassso molise:

Campobasso: Processione del venerdì santo: Il giorno del Venerdì Santo la popolazione invade le strade della città per prendere parte o,semplicemente per assistere, alla suggestiva processione che parte dalla Chiesa di S. Maria della Croce e percorre le principali vie della città. Un lungo corteo precede la statua del Cristo Morto seguita da quello della Madonna Addolorata; il corteo continua con il coro che è formato da più di 700 persone che intonano il celebre canto “Teco Vorrei”.
Organizzazione: Associazione centro storico di Campobasso e Chiesa.

Fornelli: La Tuzza: Nei giorni che precedono la Santa Pasqua viene organizzata una tradizionale gara denominata “ tuzza”. I concorrenti che partecipano a questo gioco popolare hanno ciascuno un uovo; lo scopo è cercare di rompere le uova degli avversari per poterli eliminare.
Organizzazione: Associazioni locali.

Salcito: Festa dell’Incoronata: In occasione della festa dell’Incoronata oltre alla Santa Messa e alla processione per le strade del paese viene allestita una fiera di merci e bestiame.
Organizzazione: Associazioni locali.


San Martino in Pensilis: La carrese: Si tratta di una gara di carri trainati dai buoi, lungo le vie del paese. Si aggiudica la vittoria il carro che per primo entra nella Porta San Martino,
i vincitori hanno l’onere di portare in processione il sacerdote e il busto d’argento con le ossa di S. Leo e il Palio, ovvero il drappo della vittoria.
Organizzazione:Pro Loco.


Maggio:

Il mese mariano, presenta eventi in onore della Madonna e manifestazioni enogastronomiche:

Acquaviva Collecroce: Festa dei Maja: Questa festa trae le sue origini dalle tradizioni delle popolazioni croate migrate nell'Italia meridionale, la manifestazione è finalizzata alla propiziazione di un buon raccolto oltre che al ricordo della fraternità tra la gente, il Mája è un grosso telaio conico con due bracci ed una testa, decorato con erbe, fiori e primizie.
Questo viene portato per strade del paese da un uomo che infila nella parte interna (vuota) del cono. Durante la sfilata il Maja viene accompagnato dal suono dell'organetto e dal canto di uno o due cantori ed un coro, il corteo che si snoda per il paese viene di tanto in tanto fermato da alcune famiglie che per la propiziazione delle messi offrono vino, pizze, salumi e formaggi.
Organizzazione: Associazioni.


Fossalto: La pagliara Maje Maje: La festa della primavera viene celebrata con un rito antichissimo denominato "pagliara", caratterizzato dalla personificazione del mese di maggio con un cono realizzato con rami e ricoperto di erba e di fiori. Alla sommità del cono viene posta una croce di fiori. La veste viene indossata da un uomo e copre tutto il corpo tranne il viso. La pagliara accompagnata dal suono delle zampogne gira per il paese annunciando l’arrivo della primavera, ospitata con getti d’acqua rovesciati dai balconi e dalle porte delle case all’urlo “ rascia, maje!” ovvero “ abbondanza, maggio!”.
Dopo aver concluso il giro la pagliara viene disposta in piazza davanti alla casa del parroco.
La croce viene tolta dalla sommità e donata al sacerdote, al contrario il cono viene collocato nel suo orto, durante il rito gli spettatori hanno modo di degustare zuppa di legumi, formaggio, pane e fave fresche. La pagliara è il prototipo delle manifestazioni che venivano celebrate per annunciare la primavera e che un tempo avevano un valore nella vita di tutti i giorni, il getto d’acqua dai balconi ha un’origine arcaica ed è un gesto di magia per invocare la pioggia e si inserisce nella serie delle personificazioni del maggio.
Organizzazione: Associazioni locali.


Bojano: Ver Sacrum: La manifestazione si articola in varie sequenze sceniche tra cui la rievocazione storica del rito di migrazione delle giovani generazioni dei Sabelli in cerca di nuove terre dove trovare cibo e risorse per stabilirsi e fondare nuove città, la leggenda narra che anche Bojano nacque in questo modo. L’animale sacro che guidava i giovani capeggiati da Comio Castronio era infatti, proprio un bue, il quale si sarebbe inginocchiato alle pendici del Trofernus Mons nel punto dove i Sabelli, interpretando il fatto come un segno divino, fondarono la città. Di qui la derivazione del toponimo.
Organizzazione: Associazione culturale F.I.D.A.P.A.

Conca Casale: Festa della fontana: In occasione della festa della fontana viene allestita una sagra nel corso della quale viene attribuito il premio “Olivo d’Argento”, per onorare i rinomati oliveti che fanno da cornice al Santuario.
Organizzazione: Comune.

Guardialfiera: Progetto culturale “Jovine e il suo Molise”:  Mira alla scoperta del territorio e della civiltà letteraria, storica e antropologica del Molise.
Organizzazione: Liceo Classico di Termoli e Centro Studi Molise.

Larino: Festa di S. Pardo (o carrese): In occasione della festa di S. Pardo, i carri, in buona parte trainati dai buoi, portano in processione, illuminati da fiaccole, le reliquie del Santo. La festa è da ricollegarsi ad antichi riti pagani durante i quali si celebravano le feste di maggio e giungo per festeggiare il risveglio della natura.
Organizzazione:Associazioni e Chiesa.


Monacilioni:Festa di San Benedetto: La festa comincia al mattino con la celebrazione della messa nella cappella di S. Benedetta. Alla fine della funzione religiosa si assiste alla celebrazione della corona di fiori, che poi verrà depositata davanti al monumento dei caduti, la festa è allietata dalla musica di un gruppo bandistico e da uno spettacolo pirotecnico.
Organizzazione: Chiesa.


San Giuliano del Sannio: La parata dei fucilieri: In occasione della festa in onore del Santo Patrono, San Nicola, si tiene il rito della Parata dei Fucilieri. L’associazione dei fucilieri comprende i giovani del paese, questi indossano una divisa blu con lo stemma rosso e l’immagine del Santo; al collo hanno un fazzoletto rosso e sulle spalle una cartucciera in cuoio. I fucili che utilizzano non sono altro che la riproduzione di quelli utilizzati dai garibaldini, l’associazione distribuisce ad ogni fuciliere un chilo di polvere da sparo. Le ipotesi sulle origini di questa festa sono molte. Secondo la prima ipotesi al momento dell’arrivo in paese della statua di San Nicola i cittadini in segno di gioia fecero fuoco. Un’altra si basa su un evento di cui furono protagonisti alcuni pastori che mentre trasportavano il loro gregge e le insigne del Santo dalla Puglia a San Giuliano del Sannio vennero assaliti da alcuni briganti, la tradizione vuole che questo furono tratti in salvo dagli abitanti di San Giuliano che alla vista della scena accorsero in loro aiuto, i pastori per gratitudine elargirono le insigne del Santo.
Una terza ipotesi, riferisce che intorno al 1860, un gruppo di garibaldini arrivò per caso a San Giuliano, proprio nel giorno della festa di San Nicola e in suo onore fecero fuoco sventolando le bandiere.
Organizzazione: Chiesa.


Ururi: La carrese: In occasione della festa in onore del Santo Patrono, SS. Legno della Croce, si tiene la tradizionale "carrese".
La festa ha inizio nel pomeriggio del 2 maggio quando si svolge la benedizione dei carri e dei buoi. Nella mattinata del giorno successivo viene organizzata una corsa di carrette trasportati da giovani bovini e vede protagonisti i ragazzi. A questa segue la benedizione dei carri di dimensioni maggiori rispetto a quelli precedenti.
I carri che partecipano alla gara vera e propria sono contraddistinti da colori: i "giovani" dai colori bianco-celeste e i "giovanotti" dai colori giallo-bianco-rosso; entrambe le squadre sono accompagnati dai cavalieri. La corsa ha inizio a circa 4 km dal paese e termina nella zona antistante la Chiesa di Santa Maria delle Grazie. La regola obbliga il carro che arriva per primo a seguire un percorso finale più lungo, il 4 maggio il carro vincitore trasporta in processione la reliquia del Legno della Croce, una scaglia di Legno conservata all'interno dell'Ostensorio che i fedeli ritengono sia appartenuta alla Croce di Cristo.
L’origine di questa manifestazione e’ collegata ad una leggenda che narra la storia di due giovenche aggiogate che improvvisamente durante il loro cammino, si inginocchiarono senza più muoversi. Alcuni abitanti tentarono di trovare delle spiegazioni a tale comportamento; così decisero di scavare nel punto in cui le mucche si erano arrestate e vi trovarono i resti di San Leo. Si aprì così una controversia circa l’appartenenza delle reliquie del Santo, che si concluse con la decisione che le stesse d’ora in avanti sarebbero appartenute a San Martino in Pensilis. Anche se il paese privilegiato non era Ururi, la popolazione decise che ogni anno, in ricordo dell’evento, si sarebbe dovuta tenere una corsa di carri trainati da buoi.
Organizzazione: Associazioni locali.


Giugno:

L’evento più importante per il Molise, è la sfilata dei Misteri, che si svolge in genere nel mese di giugno. A questo seguono altri eventi:  

Campobasso: I misteri: Nel giorno di Corpus Domini per le strade di Campobasso sfilano 12 macchine dei Misteri, portate a spalla da circa 200 uomini. Le macchine ideate e realizzate nel 1740 dallo scultore campobassano Saverio di Zinno, consistono in una piattaforma di legno su cui si innesta, un tronco metallico, che reca delle ramificazioni, alle cui estremità vengono posizionati i personaggi viventi che compongono un quadro, nel quale le figure sembrano sospese nel vuoto. I misteri raffigurano scene ed episodi biblici di vita dei Santi.
Organizzazione: Associazione Centro storico Campobasso.


Campobasso:Crociati e Trinitari: Si tratta di una rievocazione storica degli scontri tra le due congregazioni dei Crociati e dei Trinitari avvenute nel XVI secolo; la disputa  era su quale delle due congregazioni avesse dovuto sfilare per prima dietro il SS. Sacramento durante la Processione del Corpus Domini. Sul sagrato della cattedrale un araldo narra le vicende e introduce l’arrivo dei due gruppi, uno crociato, l’altro trinitario, per i vestiti dei crociati prevale il colore rosso e le croci, per i trinitari il celeste con un cerchio bianco che rappresenta l’ostia. Il corteo è costituito da sbandieratori, dignitari, dame e sposi, tutti in costume d’epoca. 
Organizzazione: comunale e associazioni.

Carpinone: Fuoco dell’amicizia: Intorno al fuoco si raccolgono gli abitanti del paese per mangiare, parlare e trascorrere un po’ di tempo, il fuoco viene acceso nelle vigilie delle feste. Quello più caratteristico viene acceso nella serata del 23 giugno in occasione della festa di San Giovanni: è tradizione infatti che alla mezzanotte alcune persone dopo aver chiesto benedizione al Santo con un segno di croce spinti dalla fede attraversano un tappeto di carboni ardenti.
Organizzazione: comunale e associazioni.


Castellino del Biferno: Pizzichendò: In occasione della festa in onore di Sant'Antonio di Padova gli abitanti accendono grossi fuochi dove verranno adagiate delle caldaie utilizzate per la cottura delle tipiche "sagnitelle" condite poi con il sugo "bugiardo".
Dopo la cena prende il via il “pizzichendò”, una piramide umana formata da tredici persone il cui capo gruppo fornito di un palo fa da perno all’intera struttura. Questa persona è circondata da sei uomini che sostengono sulle loro spalle altri quattro uomini e su questi altre due persone, la torre segue un percorso ed è anche in grado di girare su se stessa e nel contempo alcuni componenti intonano delle canzoni. In occasione di questa manifestazione viene portata anche in processione la statua di Sant'Antonio di Padova e durante il suo cammino per le strade del paese viene fatta sostare davanti ad altari abbelliti da fiori.
Organizzazioni: Associazioni.

Ripalimosani: Mostra etnografica: Gli oggetti esposti riguardano il telaio e gli utensili ad esso collegati. La mostra è stata organizzata dagli insegnanti con il coinvolgimento dei bambini, ai quali viene spiegato la modalità d’uso del telaio da Giovanna Tranno, ex tessitrice. Attualmente il telaio si trova nella scuola, in modo da tutelarlo e valorizzarlo,gli oggetti connessi al telaio non sono stati catalogati così come il telaio stesso.
Organizzazione: Mario Tanno e Maria Sollazzo.



Luglio:

Nel mese di luglio con l’inizio della bella stagione, il Molise pullula di eventi, diversi tra di loro: 

Campodipietra: Jazz in campo: Nato nell’Agosto del 2005 e cresciuto negli anni, sia come presenza di pubblico che come livello artistico, “Jazz in Campo..dipietra” si attesta oggi ai vertici del panorama musicale molisano. Un evento culturale divenuto ormai oltre che un appuntamento atteso dal pubblico, un impegno deciso e costante degli organizzatori.
L’offerta culturale del festival si riferisce alla musica jazz, intesa in tutte le sue forme.
Un genere musicale che, seppur nato in terre lontane, é stato ben adottato e nutrito dalla comunità locale. Del resto il jazz nasce come espressione musicale di un’unica etnia e si arricchisce via via che si fonde con culture musicali provenienti da posti lontani.
Un po’ come avviene, negli ultimi anni, in questo piccolo comune molisano che deve la sua crescita demografica alla sua capacità di accogliere, nel tessuto sociale, nuclei provenienti da posti diversi, in totale controtendenza ad altri piccoli centri molisani.
Pertanto il filo conduttore di “Jazz in Campo..dipietra” è il tema dell’Apertura intesa come ricerca di un contatto verso l’esterno che possa portare ad una evoluzione senza mai tradire quello che è il tema centrale e l’essenza del festival stesso, il jazz. Ciò presuppone una discreta “apertura” verso quei progetti originali contaminati da culture musicali diverse e grazie a questo fecondi. Questo viaggio musicale sarà arricchito, da un connubio gastronomico che in modo suadente e non invadente ci accompagnerà nel corso delle serate.
Quell’arcano e intimo legame fra due sfere sensoriali solo superficialmente distanti, l’arte della musica e quella culinaria, la musica di “Jazz in Campo..dipietra” e i sapori semplici della cucina popolare molisana con i vini della nostra terra.
Organizzazione: Associazioni musicali.


Gambatesa: Le traglie: L'ultima domenica di luglio alle prime luci dell’alba i fedeli si recano a piedi da Gambatesa al Santuario per prendere la statua della Madonna e condurla in paese, dove viene collocata nel luogo detto "Ponte quadresquadre".
Nel frattempo vengono disposte le "traglie", tradizionali mezzi di trasporto, colme di covoni, trainate da mezzi agricoli, che dovranno seguire la statua della Madonna per le strade del Paese fino a raggiungere la Piazza Riccardo dove si deposita il grano che viene benedetto dal parroco. La processione prosegue fino alla Chiesa parrocchiale per la solenne Messa.
Organizzazione: Associazioni locali.


Provvidenti: Friday festival: Ogni venerdì del mese di luglio vengono organizzati concerti di vario genere; sul palco si susseguono vari gruppi di artisti sia noti che non. Spesso vengono organizzati dj set a conclusione della serata con la presenza di guest star. 
Organizzazione: società Provvidenti, borgo della musica srl.

Roccamandolfi: Festa del pastore: Mostra-mercato di prodotti tipici tradizionali del paese accompagnata dalla degustazione di antichi piatti della tradizione gastronomica pastorale, tra cui la pezzata, carne di pecora lasciata stufare a lungo.  
Organizzazione: Coldiretti di Isernia.

Scapoli: Festival della Zampogna: All’interno del festival viene esposta la produzione degli artigiani nella “Mostra mercato della Zampogna”, inoltre vengono realizzati spettacoli folkloristici ed una importante rassegna di suonatori di strumenti tradizionali, che negli anni ha assunto carattere tradizionale.
Organizzazione: Comune.

Jelsi:Festa del grano: Il grano è un elemento simbolico attraverso cui la comunità manifesta la propria gratitudine ed esprime il proprio ringraziamento alla “Grande Madre” S.Anna per il lievi danni ricevuti in seguito al terremoto che colpì il Molise nel 1805. Ogni gruppo diviso per famiglie e per contrade, prepara a proprie spese il carro opportunamente abbellito e decorato, che poi  sfilerà nel giorno della festa.
Organizzazione: Associazioni.

Vastorgirardi: Il volo dell’angelo: L’angelo è impersonificato da una bambina in abito bianco e ali, che imbracata e assicurata a un cavo d’acciaio che collega la Chiesa ad un edificio antistante, viene fatta scorrere, fino a raggiungere per tre volte, la Statua della Madonna con il Bambino in braccio, posta sul sagrato della Chiesa.
Organizzazione: Chiesa.  



Agosto:

Per antonomasia è il mese di agosto ad offrire gran parte di eventi e manifestazioni culturali, è in questo mese infatti, che tutti i residenti fuori regione tornano in Molise, a ritrovare amici e parenti, e soprattutto le proprie origini:

Agnone: Fiera delle arti e dei mestieri antichi: Nelle antiche botteghe del centro storico del paese, artigiani agnonesi provenienti da altre parti d’Italia, lavorano materie prime come rame, ferro, cuoi, oro, legno ed altro, mostrando al visitatore le varie fasi di lavorazione fino ad arrivare al prodotto finito. Fanno da cornice alla fiera la degustazione di prodotti tipici e concerti di musica popolare.
Organizzazione: Associazione culturale Kerres.

Agnone: La corsalonga: Si tratta di una manifestazione equestre con gare, spettacoli e rodei. 
Organizzazione: Azienda Agrituristica Selvaggi Staffoli Hourses.

Bagnoli del Trigno: Frammenti d’antico: La manifestazione un tempo chiamata “Palio di S. Caterina” è una rievocazione storica di episodi legati al brigantaggio. Il collante di questo mosaico costituito da “frammenti d’antico” è una storia d’amore contrastata,l’evento è costituito da varie scene, con la partecipazione di 150 figuranti in costume d’epoca.
Organizzazione: Compagnia di cultura popolare La perla del Molise.

Bojano: Matese friends festival: Uno degli eventi più importanti dell'estate molisana. In compagnia delle star e dei nuovi talenti della musica nazionale ed internazionale tra eventi, spettacoli, incontri di arte contemporanea, contest, cinema d'autore e cortometraggi, fotografia. Nato nel 2005, a Bojano (CB), si svolge nella prima-seconda settimana di agosto, non si partecipa solo ad un mega-evento: si diventa protagonisti di un fantastico atelier delle arti e delle culture contemporanee.
Per maggiori informazioni si segnala il sito: http://www.matesefriendfestival.it/
Organizzazione: Associazioni culturali.


Bojano: Trofeo del Matese: Il Trofeo del Matese - Regione Molise  raccoglie l' eredità di una delle più amate gare su strada del passato: La Matesina. La Matesina è una corsa podistica notturna che si tiene su un circuito cittadino. A questa manifestazione partecipano atleti provenienti da molte nazioni, grazie soprattutto al fatto che è inserita nel calendario internazionale dell’atletica leggera. Il tracciato del Trofeo del Matese è lo stesso di quello della vecchia Matesina, ed è costituito da un circuito cittadino di 505 metri da ripetere 20 volte. E' un avvenimento a cui partecipano atleti di fama internazionale che individuano nella gara un ottimo test per prepararsi alle gare più importanti del circus, basti pensare che in questa gare si sono affrontati campioni europei ed africani straordinari del calibro di Said Aouita, Brahim Boutajeb, Boguslav Maminski e tanti altri.
Nel 2007 ai nastri di partenza il favorito era Ali Saidi Sief, argento nei 5000 ai Giochi Olimpici di Sydney 2000: purtoppo un malanno muscolare ha impedito al fortissimo atleta algerino di presentarsi il via. Anche Giacomo Leone, l'italiano famoso per aver vinto la Maratona di New York, è stato costretto al ritiro. Nel 2007 ha vinto il Keniano Kiprono Justus Kipchirchir, ottimo sesto l' italiano Di Pardo, di solito organizzata a fine agosto, nel 2008 causa le olimpiadi è stata anticipata.
Organizzazione: Associazioni sportive.


Capracotta: Sagra della Pezzata: E’ la versione aggiornata ai giorni nostri dell’antica “festa dell’ospitalità” che si celebrava per i ritorno alle proprie terre dei pastori dediti alla transumanza lungo i tratturi della regione. Con il termine ‘pezzata’ si fa riferimento anche al piatto tipico dei paesi dell’Alto Molise che viene cucinato proprio in occasione della sagra.
Organizzazione: Pro Loco con il patrocinio del Comune.

Carovilli: Marcialonga: La Marcialonga Carovillese iniziò nel 1981, con la partecipazione dei soli residenti a Carovilli. Grazie al successo che ha riscosso negli anni sono state molte le società atletiche del Molise a chiedere di partecipare a questa stupenda manifestazione sportiva. Ricordiamo a chiunque volesse partecipare che l’ingresso è gratuito, la data viene stabilita di anno in anno intorno al 10 Agosto.
Organizzazione: Associazioni sportive.


Carovilli: La Tresca: Ogni anno davanti alla Chiesa di San Domenico viene rappresentata la tradizionale “Tresca”, termine che in dialetto indica il lavoro della trebbiatura del grano con l'impiego dei cavalli. Questa festa di origini pagane rievoca il momento in cui gli uomini dovevano impegnare tutte le loro forze per separare il grano dalla paglia, valendosi del contributo di tutta la famiglia che veniva chiamata all’opera.
Questa tradizione però, sotto l’influsso del cristianesimo, è stata trasfigurata nella festa della Madonna dell’Incoronata caratterizzata dall’offerta delle messi alla Divinità, si celebra il 19 Agosto.
Organizzazione: Associazioni.

Chiauci: Festival di musica popolare: concerti musicali all’aperto.
Organizzazione: Comune.

Conca Casale: Sagra dei legumi: La manifestazione ricreativa, sportiva e culturale di vario genere che sponsorizza, il prodotto tipico locale:i legumi.
Organizzazione: Comune.

Filignano: Festival “Mario Lanza”:Il programma del festival spazia dall’esecuzione di opere liriche, all’esibizione di orchestre sinfoniche, rappresentazioni teatrali, proiezione di film.
Il palco allestito nella piazza ha come sfondo la Chiesa che, sapientemente illuminato, offre un suggestivo scenario.
Organizzazione: Comune e Pro Loco.

Forlì del Sannio: Giornata al Castello: Festa caratterizzata dalla rivisitazione delle attività medioevali dei contadini e dei cortigiani. Durante la manifestazione il borgo si anima di musica e si gremisce di gente vestita con i costumi dell’epoca la fine di riprodurre l’atmosfera dei tempi passati.
Organizzazione: Comune.

Frosolone: Festa del perdono: La festa del Perdono è considerato l'evento più importante del Paese. Dopo la celebrazione della Santa Messa gli abitanti partecipano alla sfilata dei carri ciascuno dei quali ripropone costumi e personaggi del tempo. In serata viene organizzata la sagra del baccalà fritto e peperoni.
Organizzazione: Associazioni locali.


Frosolone:Festa della forgiatura: Gli artigiani locali forgiano dal vivo forbici e coltelli.
Organizzazione: Pro Loco.


Isernia: Festival della canzone italiana d’autore: Le prime serate sono dedicate alla selezione dei gruppi, l’ultima sera si decreta il gruppo vincitore della rassegna.
Organizzazione: Associazioni varie.

Lucito:Sagra “Cas e ova”: Durante l’estate si svolge la sagra durante la quale è possibile degustare un piatto tipico lucitese. La pietanza consiste in carne di fegato di agnello cucinata in salsa di pomodoro, a cui si aggiungono polpettine fatte di formaggio e uova, questo piatto nell’antichità, rappresentava l’antipasto delle feste di matrimonio, durante la degustazione del piatto è presente un accompagnamento musicale.
Organizzazione: Pro Loco.

Lucito: Estemporanea di pittura: L’associazione Altair invita i pittori alla manifestazione estemporanea affidando un tema da sviluppare con libertà di espressione artistica. A conclusione della giornata le opere vengono esposte e sottoposte al giudizio della giuria che provvede alla premiazione.
Organizzazione: Associazione Altair.

Macchia d’Isernia: Macchia blues: In questa occasione vengono ospitati in paesi cantanti nazionali del genere blues e artisti di calibro internazionale.
Organizzazione: Associazioni culturali. 

Montecilfone: Sagra delle “droqe”: In occasione della sagra viene presentato il piatto tipico del paese: le “droqe”. Il piatto è costituito da sottili bastoncini di pasta tirati a mano, incavati con il caratteristico ferro ad ombrello che vengono serviti e conditi in vari modo nei diversi stand gastronomici. 
Organizzazione: Pro loco Munxhufuni. 

Montelongo:Palio delle contrade: A sfidare sono cinque contrade: Coste, Terra, Via Roma, Via delle Fontane, Via Piano la Croce. Nelle contrade, nei giorni che precedono la gara vengono imbandite numerose tavolate per degustare i prodotti tipici locali. Nel pomeriggio del 16 i venti cavalli che partecipano al Palio, vengono benedetti nella chiesa di San Rocco; quindi, si procede alla selezione dei cinque cavalli da abbinare alle contrade, facendone gareggiare quattro alla volta in cinque batterie. L’abbinamento dei cavalli vincenti alle contrade viene fatto mediante sorteggio, il palio si conclude con la vittoria del cavallo che percorre più velocemente il tragitto prestabilito.
Organizzazione: Pro Loco.

Montenero di Basaccia: Chef in piazza…Montenero a tavola: Rassegna enogastronomica interregionale.
Organizzazione: Mapalù,enogastronomia frentana.

Montenero Val Cocchiara: Rodeo pentro: In genere il programma del weekend prevede per la mattinata di sabato, le corse varie riservate al cavallo pentro e alle altre razze; a seguire un evento, come ad esempio un convegno. Nel pomeriggio si svolge la spettacolare gara dell’incapezzamento, che consiste nell’infilare una testiera ai piedi del cavallo; la domenica in mattinata si tiene l’attesa “carrellata” dei cavalli in mezzo alla folla.
Organizzazione: Associazioni varie.

Monteroduni:Eddie Lang Jazz Festival: Monteroduni è ben conosciuta per gli appassionati di jazz, per il suo Eddy Lang Jazz Festival, dal nome del musicista italo-americano di origini Monterodunesi, che si tiene ogni anno nel mese di agosto e che richiama artisti di fama internazionale.
Organizzazione: Associazioni Eddie Lang Blue Music. 

Petrella Tifernina:Sagra dei cavatelli: La manifestazione abbinata ad una gara podistica in onore di Gaetano Amoroso, corridore morto durante un preparazione atletica, la gara si svolge durante il pomeriggio e vede l’alternarsi di varie categorie, la serata, animata da balli e gruppi musicali, viene dedicata alla premiazione del vincitore e alla degustazione dei cavatelli.
Organizzazione: Associazioni locali.

Portocannone: La carrese: La “carrese” viene organizzata in occasione della festa in onore della beata Vergine di Costantinopoli, patrono del paese. La manifestazione consiste in una gara a cui partecipano due carri trainati da buoi: il carro dei giovani, che si distingue per il colore bianco-celeste e quello dei giovanotti che presenta il colore giallo-rosso.
Tra le due squadre vince chi riesce a superare per primo, il portale del borgo di Costantinopoli, nella zona antistante la chiesa dei SS. Pietro e Paolo, per arrivare al traguardo i due carri devono seguire un percorso di circa 3 km, e la distanza tra i due è di 25 metri, sui carri sono posizionati tre conducenti mentre davanti al carro si dispone un cavaliere il cui compito è quello di guidare il carro.
Al carro vincitore, il giorno seguente, spetta l’onore di portare in processione la statua della Madonna di Costantinopoli. Questo tipo di manifestazione si ripete anche in altri paesi sia del Molise che della Puglia; con la differenza che i buoi che trainano i carri della "carrese" di Portocannone sono quattro.
Organizzazione: Associazioni locali.


Ripalimosani: Il palio delle Quercigliole: La festa viene celebrata nei giorni 11 e 12 del mese di agosto, nei pressi della campagna delle Quercigliole.
Quest’ ultima è una contrada rurale che è distante dall’abitato per circa 2 km, sulla cima di questa collina, protetta dalla luce attraverso delle querce, è ubicata la chiesetta dedicata alla madonna della neve. E’ tradizione, che all’alba della prima domenica di luglio, la statua della madonna venga portata in processione, per poi raggiungere la Chiesa madre del paese.
Il 12 Agosto, la collinetta viene popolata non solo da venditori ambulanti, ma anche dalla gente che si raccoglie per l’ usuale pic-nic durante la giornata, viene organizzato anche il tradizionale “palio delle quercigliole", una corsa a cavallo che ha inizio nei pressi del tratturo in Contrada Quercigliole, e termina vicino la cappella della Madonna della Neve.
Si tratta di un evento molto sentito e a notevole richiamo turistico, i fantini che salgono a cavallo rappresentano le sei contrade in cui è diviso il paese e si affrontano al fine di entrare nella cappella della madonna.
Il fantino vincitore, oltre a ricevere gli applausi dalla popolazione e le congratulazioni dalla commissione, infligge dei colpetti al cavallo con una bacchetta, in modo tale che l’animale piega le zampe anteriori, eseguendo l’ atto di inginocchiarsi dinanzi alla madonna. Il giorno 12, in paese, tradizionale chiusura della festa con concerto in piazza e fuochi pirotecnici.
Organizzazione: Chiesa.

San Pietro Avellana: Mostra dei costumi d’epoca e fotografia: Durante la mostra vengono esposti i costumi tradizionali e le fotografie d’epoca del paese.
Organizzazione: Comune.

San Pietro Avellana: Sagra del tartufo: Degustazione di piatti a base di tartufo in diversi stand gastronomici, incontri tematici, spettacoli d’intrattenimento con gruppi folkloristici locali.
Organizzazione: Comune.

Sant’Agapito: SAFF Sant’Agapito film festival: Nei giorni di festa il piccolo borgo diviene un cinema, una galleria d’arte, una videoteca, un enorme forum interdisciplinare.
Organizzazione: Pro Loco.

Termoli: Incendio del castello: La sera del 15 Agosto Termoli è scenario di una suggestiva serata, l' "incendio del castello": viene riproposto l' evento storico legato all'attacco turco sulle coste termolesi ad opera di Piali Pascia, grazie ad una rappresentazione storico-popolare fatta di comparse in costume e di musicanti. Si tratta di uno spettacolo suggestivo, che richiama un notevole numero di turisti.
Vengono riprodotti i combattimenti e successivamente la spoliazione del centro.
Infine le galee turche abbandonano la città per riprendere il mare, ma non prima di incendiare il borgo:  la cinta muraria del paese vecchio, opera di Federico II, brilla di una luce rossa dovuta ai colori dei fuochi pirotecnici, ricordando le famigerate fiamme che distrussero la città ad opera dei turchi.
Organizzazione: Comune


Termoli: Processione di San Basso al mare: Ogni anno il 3 agosto la statua di San Basso esce dall’antichissima cattedrale, per essere condotta al porto e imbarcata sul peschereccio prescelto dalla sorte. Ospitare la statua del Santo sulla propria barca è il desiderio di ogni marinaio, l’imbarcazione prescelta è addobbata a festa, salpa dal molo ed è seguita da decine di imbarcazioni imbandierate e sovraccariche di fedeli del luogo e non, la sera il cielo s’illumina di mille colori.
Organizzazione: Comune e Chiesa.


Settembre:

Nel mese di settembre ci sono eventi di natura religiosa e sportiva:

Belmonte del Sannio: Sagra del granone: Nella seconda metà di settembre viene organizzata la "sagra del granone", altre sagre si tengono il 15 e 16 agosto in occasione della festa dell'Assunta e di San Rocco.
Organizzazione: Associazioni locali.


Castelpetroso: Festival Du Bot: Ogni anno nella seconda domenica di settembre viene organizzato il festival del "du bot", un antico strumento musicale che era presente in quasi tutte le famiglie almeno fino agli anni '50 e accompagnava i momenti più importanti della vita del paese.
Organizzazione: Privati.


Sepino:Gara podistica Sepino-Altilia: I partecipanti ripercorrono la vecchia strada statale che attraversa il paese, partendo da contrada Tappino, fino ad arrivare agli scavi archeologici di Altilia.
Organizzazione: Associazioni sportive.


Isernia: Festa dei S.S. Cosma e Damiano: Secondo la tradizione cristiana S. Cosma e S.Damiano, i meravigliosi Aromati, erano due fratelli, vissuti nella seconda metà del III secolo. Praticarono l’ars medica: non a caso i medici, i farmacisti,i barbieri, gli infermieri, lo venerano come loro Patroni. Cosma e Damiano svolsero quell’attività più per le virtù soprannaturali, che per la scienza umana, dimostrando, anche dopo il loro martirio, grandi capacità di guaritori attraverso innumerevoli, interventi miracolosi, due le processioni che caratterizzano la manifestazione in onore dei due Santi Medici. 
Organizzazione: Chiesa.

Riccia:Sagra dell’uva: Manifestazione folkloristica che si tiene ogni seconda domenica del mese di settembre e svolta in concomitanza con la festa della Madonna del Rosario. E’ la giornata dedicata alla vendemmia, che con l’allestimento di carri allegorici adornati con tralci e pampini d’uva, durante la quale, schiere di spettatori entusiasti, sui quali uomini e donne, vestiti con costumi tipici, rappresentano una fase dei lavori agricolo stagionali, legati alla cura della vite e della vendemmia finale e i vari momenti di vita agreste e quotidiana.
I carri procedono per le strade del paese tra canti e balli, si esalta così il lavoro dei campi e il suo prodotto, e si vive una giornata di riposo dopo la vendemmia effettuata, in un mondo bucolico e sereno.
Organizzatori: Sezione locale Coldiretti. 


Ottobre:

Con l’arrivo dell’autunno iniziano i riti propiziatori per la vendemmia e altre manifestazioni culturali:

Fornelli: Giornata della vendemmia: Nel mese di ottobre ricorre la festa della vendemmia rappresentata da una sfilata di carri ornati d'uva che termina con l’assegnazione del premio al carro più particolare e la degustazione del vino in piazza.
Organizzazione: Associazioni locali.


Guardialfiera: Premio biennale internazionale “Piedicastello”: Viene istituita una giuria per la valutazione, selezione e premiazione di opere edite narrative e giornalistiche.
Organizzazione: Centro Studi Molise 2000.

Larino: Fiera di S. Pardo: Originariamente la fiera in onore di S. Pardo, si svolgeva dal 13 al 18 maggio. Ora si svolge ad ottobre, nei padiglioni espositivi è possibile trovare, oltre ai prodotti tipici dell’intera Regione Molise, anche ogni sorta di attrezzo agricolo.
Organizzazione: Comune.

Pietracatella:Scene di vita contadina: Il programma della manifestazione riguarda la rappresentazione di scene legate alla vita contadina con l’intento di recuperare, e far conoscere alle nuove generazioni, antiche pratiche ormai in disuso quali, ad esempio, tecniche artigianali di aratura, trebbiatura, preparazione e medicazione della vigna, vendemmia. Particolare risalto è dato anche alla vita quotidiana di un tempo, scandita da mestieri ormai scomparsi, come quello di lavandaia. All’evento, che si chiude con una sfilata di abiti d’epoca, prende parte molta gente del paese che di sera partecipa ad una cena a base di piatti preparati secondo le antiche ricette contadine.
Organizzazione: Comune e Regione Molise.


Novembre:

A novembre fiere ed eventi gastronomici, arricchiscono il cartellone molisano:

Chiauci: Fuochi di San Martino: Un fantoccio realizzato per l’occasione viene portato in processione per il Paese, per essere alla fine incendiato nella piazza principale.
Organizzazione: Pro Loco.

Colletorto: Festa dell’olio: La festa vede l’organizzazione di programmi di degustazione, visite guidate a frantoi e oliveti, rievocazione di riti della raccolta e molitura, banchi di assaggio dell’abbinamento di olio e pane. In aggiunta, i ragazzi delle scuole sono chiamati a partecipare ai concorsi di disegno, di poesia, incentrati sui temi dell’olio.
Organizzazione: Ente comunale associato alla città dell’olio.

Macchia d’Isernia: Mostra mercato vino pentro: vengono allestiti in paese stand gastronomici per la degustazione di prodotti tipici e vini locali, durante la mostra vengono organizzati convegni con esperti del settore agricolo. In serata musica in piazza con gruppi rinomati e cantanti di spessore.
Organizzazione: Pro Loco e associazioni culturali.

Pescolanciano:Fiera di San Carlo: In occasione di San Carlo le strade del paese sono animante dall’omonima fiera, si tratta di una fiera di merci che vede una notevole partecipazione popolare.
Organizzazione: Comune.

  
Dicembre:

Gli eventi per le celebrazioni del Santo Natale -dai presepi alle ‘ndocciate- concludono l’anno di eventi in Molise:

Campolieto: Maitunate: La Maitunate è un componimento musicale di buon augurio di una lunga vita, di un anno migliore pieno di pace e felicità. Il canto viene scandito da un ritmo cadenzato davanti alle porte delle abitazioni nella sera dell'ultimo dell'anno.
I gruppi di ragazzi intonano un canto per ogni membro della famiglia e porgono gli auguri; se però non si dovesse conoscere il nome della persona a cui il canto vuol essere rivolto si conclude così: "la cant a chi sacce e a chi non sacce" ossia "la canto a chi conosco e a chi non conosco".
Organizzazione: Associazioni.


Campomarino: I Presepi del borgo: La manifestazione consiste nell’allestimento di numerosi presepi, viventi e non, lungo i borghi del centro storico.
Organizzatori:Associazione culturale Borgo Antico.


Casacalenda:Il Bufù: L'anno nuovo a Casacalenda viene salutato a suon di "bufu", strumento rudimentale simile ad un tamburo che accompagna gli altri strumenti musicali, dando vita a delle orchestre spontanee.
Gruppi di ragazzi nella sera dell'ultimo dell'anno strimpellano per le vie del paese augurando un buon anno. Nella mattina del 1° gennaio, le orchestre si incontrano nuovamente in piazza mercato e tra gli applausi della folla presentano i loro repertori. Tra i tanti brani ricordiamo quello scritto dal poeta dialettale Giovanni Cerri, intitolato "Bufu'".
Organizzazione: Associazioni.


Cercemaggiore: Presepe Vivente: Nel periodo natalizio nei luoghi più suggestivi del centro storico viene allestito un presepe vivente con la partecipazione attiva di molti cercesi.
Organizzazione: Comune.

Civitanova del Sannio: Falò della Vigilia di Natale: Dopo una processione con torce accese, denominata la “Ndocciata di Natale”, viene acceso un falò nel quale si consumano vino caldo e dolci natalizi locali.
Organizzazione: Comune e comitati.



Guardiaregia: La ricciata: A Guardiaregia, a differenza degli altri paesi, nella notte di San Silvestro non si preparano cenoni bensì viene preparata la "ricciata" ossia granone cotto in una grande pentola e condito con olio e sale, il rimanente viene dato in pasto agli animali per propiziarsi un buon anno e preservarsi dagli attacchi dei lupi e dei tafani.
Organizzazione: Privata.


Pesche: Presepe nel presepe: Mostra concorso di opere presepistiche dislocate in grotte e luoghi caratteristici del centro storico.
Organizzazione: Comune e Pro Loco.


Pietracupa: n’docce: Nel tardo pomeriggio del 24 dicembre sulle finestre delle abitazioni del paese vengono accesi dei piccoli lumi a vento, denominati Cartocci.
Per l'occasione vengono condotte in processione delle gigantesche torce chiamate “ ‘ndocce” che assumono la forma di piramide di legno coronata da rami di alloro e di cipresso per renderla profumata. 
Organizzazione: Associazioni locali.


S. Polo Matese: Festival della zampogna: Il festival della zampogna è una manifestazione che ha lo scopo di rivalutare un antico strumento musicale, la zampogna, le cui origini non sono esattamente del paese in questione, bensì di Scapoli.
Gli zampognari di San Polo Matese utilizzano questo strumento soprattutto durante le feste natalizie. Essi indossano gli abiti tradizionali e ripropongono le litanie tipiche di questo periodo dell’anno. Per l'occasione giungono molti zampognari da molte parti d'Italia. La zampogna è uno strumento popolare caratterizzato da una sacca di pelle di capra oppure di pecora che permette l’alimentazione continua delle canne e di conseguenza la produzione del suono.
Gli zampognari indossano il costume tradizionale formato da pantaloni corti sino alle ginocchia, una camicia di pelle di agnello su cui sono soliti indossare una giacca e una mantella di panno, mentre sulla testa mettono un cappello.
Organizzazione: Associazioni private.


S. Polo Matese: Presepe vivente: Come in altri comuni molisani nel periodo natalizio viene allestito un presepe vivente, reso particolarmente suggestivo dall’aspetto urbanistico del paese che ha conservato le caratteristiche del borgo medievale, con vicoli stretti e scalinate ripide ancora pavimentate in pietra, case piccole e basse ancora realizzate completamente in pietra e legno, con piccoli lampioni che diffondono una luce fioca e giallastra.
Immancabile fonte di atmosfera, è inoltre, la musica suonata dagli zampognari locali.
Organizzazione: Comune.



Agnone: La ‘ndocciata: La sera del 24 dicembre, la popolazione, riunita in vari gruppi, divisi a seconda delle contrade del paese, con i costumi tradizionali, si incamminano lungo il corso principale con le caratteristiche‘ndocce accese. Esse sono grosse torce, alte 2 o 3 metri realizzate con il legno di abete bianco e fasci di ginestre secche tenute insieme da uno spago. Una volta giunti in piazza, si accende un gran falò, attorno al quale il popolo si riunisce per dare l’addio a quanto di negativo c’è stato durante l’anno che sta per finire e che viene simbolicamente bruciato nel fuoco.
Organizzazione: Comune.

Gambatesa: Le maitunate: Le “Maitunate” sono brevi composizioni poetiche di genere ironico-satirico. I temi riguardano gli avvenimenti accaduti durante l’anno nel paese. Vengono create estemporaneamente grazie all’inventiva dei cantori, i quali mettono in luce tutte le malefatte del nucleo familiare a cui sono rivolte. Le “Maitunate” esprimono socialmente, un’esigenza di liberazione, di protesta e di ribellione, contro ogni sorta d’ingiustizia, esse permettono il capovolgimento degli ordini gerarchici.
Organizzazione: Privati.


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